Svizzera: torta offerta
a chi si vaccina

L’Ufficio federale di Sanità pubblica ha deciso di prendere per la gola i cittadini svizzeri che intendono vaccinarsi. Nessuna intento bellicoso, sia chiaro.

Si tratta dell’iniziativa promossa per il primo pomeriggio di oggi a Berna: a disposizione dei cittadini ci saranno gustose torte, servite accanto a un camper dove sarà possibile poi farsi vaccinare su base volontaria.

Questo anche in virtù del fatto che , nonostante due terzi della popolazione con più di 16 anni abbia ricevuto almeno una dose, ieri attraverso il domenicale di lingua tedesca Nzz am Sonntag, la direttrice dell’Ufficio federale della Sanità, Anne Levy, ha parlato apertamente di «aumento preoccupante dei contagi».

«Sapevamo che sarebbero saliti, ma non così tanto e così velocemente», queste le sue parole, che di sicuro offriranno uno spunto di riflessione al Governo di Berna e al ministro Alain Berset, che sin qui ha ostentato sicurezza, nonostante i contagi siano triplicati in tre settimane, passando da poco di 200 agli oltre 600 di venerdì.

E in questo contesto c’è grande attesa per il dato odierno, che fornirà l’esatta fotografia della situazione nei 26 Cantoni dopo questa seconda decade di luglio. Di sicuro, allo studio ci sono diverse misure per tentare di arginare l’avanzata della variante Delta, dall’obbligo di certificato vaccinale per i ristoranti (ipotesi che ha fatto storcere il naso a GastroSuisse) a un adesivo - la proposta è del Partito verde liberale - che renda riconoscibile nelle Rsa e negli asili nido gli operatori che hanno deciso di non vaccinarsi.

Sin qui la situazione dei ricoveri e delle terapie intensive è rimasta sotto controllo, ma certo l’aumento esponenziale dei contagi non fa dormire sonni tranquilli alla politica federale e cantonale. Aumento che - come rimarcato da Anne Levy - diventerà una minaccia «quando il virus si diffonderà dai giovani ai non vaccinati».
M. Pal.