Taxi boat, a Como è una giungla: piazzisti in azione «ma senza permessi»

Il caso Aspettano i turisti di fronte alla stazione a lago, offrono tour in barca e danno informazioni sui prezzi

I turisti che arrivano in città via treno e scendono alla stazione di Como Lago, una volta attraversate le strisce pedonali su Lungo Lario Trieste, trovano una scena curiosa ad attenderli all’ombra degli alberi che fronteggiano le acque del molo di Sant’Agostino. Un gruppo di persone con magliette che riportano i nomi di agenzie dedite alle escursioni private sul lago, con tanto di bloc notes sotto braccio per prendere gli appuntamenti, li aspetta.

Almeno cinque o sei i nomi delle agenzie riconoscibili sulle magliette, con tanto di logo e, in alcuni casi, accompagnati dal sito web o da un numero di telefono cui fare riferimento per le prenotazioni, anche se in molti casi informazioni e appuntamenti vengono presi sul momento, faccia a faccia. Tra chi si limita a guardare i turisti in arrivo, senza fare nulla di più per attirare la loro attenzione, e chi è al telefono con clienti per concordare orario e punto di ritrovo, c’è anche chi non esita a offrire ad alta voce e in inglese un tour sul Lario ai visitatori stranieri che hanno messo piede in città da meno di cinque minuti.

Tutto regolare?

Peccato che per poter effettuare questo tipo di attività di contrattazione su suolo pubblico (dall’incontro col turista, alla comunicazione di tariffe e percorsi possibili, fino alla conferma di un appuntamento) serva un’autorizzazione specifica. Lo conferma Carlo Corani, vicecomandante della polizia provinciale: «Nel caso della locazione da diporto (ovvero dell’utilizzo di un’imbarcazione a noleggio per tragitti a scopo turistico e ricreativo, ndr) la prenotazione del tour deve essere ricevuta dall’operatore prima del tour stesso. Il reperimento del cliente sulla strada non è consentito e dovrebbe essere regolato da un’ordinanza del Comune». Si tratta dello stesso tipo di autorizzazione di cui devono essere provvisti, per esempio, i musicisti di strada. Un regolamento in questo senso potrebbe essere introdotto dall’amministrazione comunale nell’ambito del nuovo regolamento di occupazione del suolo pubblico, che verrà definito nei prossimi mesi.

L’infrazione di questa regola non spaventa le numerose agenzie che in questo tratto del lungolago spopolano, complici anche le lunghe code che in alternativa i turisti dovrebbero fare per poter prendere un battello. Sono così tante le agenzie presenti che una coppia di turisti americani deve avvicinare una delle persone “a caccia” di clienti per chiedere informazioni circa la propria prenotazione - in questo caso correttamente effettuata online, in precedenza - avendo difficoltà nel ricordare il nome esatto dell’agenzia scelta per il tour. Ne segue qualche minuto di confusione, co commenti ironici sulla presenza di una così vasta offerta. E poco dopo, dal lago, un’imbarcazione privata si fa notare - in mezzo alle tante altre presenti in acqua - per la musica ad alto volume, che cattura l’attenzione dei turisti sul lungolago.

Vietato anche il transfer

Il problema della contrattazione sul posto, contraria appunto alle regole, viene aggirato da alcuni operatori con l’invito rivolto ai turisti a effettuare la prenotazione online e presentarsi al molo di Sant’Agostino anche pochi minuti dopo.

«Ncc e barche da diporto commerciale non possono effettuare il transfer da un punto all’altro - aggiunge Corani - Per intenderci, non possono sostituirsi al Tasell, che effettua il trasporto non di linea integrativo rispetto al battello». Eppure, come sottolinea il vicecomandante, anche questa è una violazione delle regole sempre più diffusa.

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