Tempietto di Villa Olmo, il pavimento originario scoperto durante i lavori

Il restauro Spunta i lastroni storici: erano stati sepolti con una soletta in cemento

Il restauro del Tempietto di Villa Olmo ha riservato a Palazzo Cernezzi e ai comaschi una sorpresa che sta richiedendo una serie di approfondimenti tecnici e ha, di fatto, rallentato il cantiere partito lo scorso autunno. Durante le operazioni è stato infatti rimosso un massetto che costituiva di fatto la pavimentazione della struttura circolare in stile neoclassico fatta costruire alla fine dell’Ottocento dal duca Guido Visconti di Modrone, che intervenne con importanti opere nel compendio della villa Settecentesca con la realizzazione della fontana principale, l’apertura di balconate panoramiche e la risistemazione integrale del parco. Secondo quanto ricostruito dagli uffici di Palazzo Cernezzi quel massetto è stato posizionato una ventina d’anni fa e, al di sotto, protetto da un telo in plastica, è comparso il pavimento originario, nel frattempo però “sprofondato” per una decina di centimetri, ma finora rimasto invisibile all’esterno.

Il disegno realizzato sulla pietra è integro per tre quarti e l’intenzione dell’amministrazione comunale è quella di recuperarlo (andrebbero rimosse le singole lastre, rifatto il fondo portandolo al livello corretto, restaurate e poi riposizionate) lasciando la parte mancante con effetto “neutro”. «È stata contattata la Soprintendenza – spiega l’assessore alle Opere pubbliche Maurizio Ciabattoni – che effettuerà un sopralluogo in modo da verificare quanto rinvenuto e a indicarci poi come procedere. Seguiremo, ovviamente, quello che ci diranno di fare anche se la nostra proposta è quello di conservarlo e renderlo visibile a tutti».

L’attenzione della Soprintendenza sul Tempietto era stata annunciata dal sindaco Rapinese lunedì sera in consiglio comunale, in risposta a una serie di chiarimenti chiesti dal capogruppo di Svolta civica Vittorio Nessi sui cantieri in corso nella parte esterna di Villa Olmo che hanno accumulato ritardi. Nel dettaglio il primo cittadino ha spiegato che il Tempietto è al momento fermo per approfondimenti mentre la fontana davanti all’ingresso principale (che pesca l’acqua direttamente dal lago attraverso uno speciale meccanismo) è in ritardo a causa del maltempo e sarà completata «entro luglio». Il restauro della vasca, come si vede passando dal parco, è quasi completato, ma dovrà essere rimessa in funzione e ripristinata anche la zona circostante diventata in questi mesi area di cantiere. Il sindaco ha contestato le polemiche sui ritardi dicendo che «si sta parlando di opere che dovevano essere fatte dieci anni fa». Infine il Casino sud (quello verso la passeggiata Gelpi), destinato a diventare bookshop, per il quale «è in corso una variante legata al riscaldamento». Per la sistemazione delle vasche al di là di via Per Cernobbio sono state riscontrate «delle difficoltà ed è stata contattata la Soprintendenza».

I lavori sul retro della villa

La villa intanto è stata impacchettata sul retro per la partenza del maxi cantiere di restauro interno che dovrà concludersi entro il marzo 2026, essendo finanziato con fondi Pnrr. Partiti da poco anche i lavori all’ex ristorante mentre nell’arco di qualche settimana dovrebbero iniziare anche quelli per il recupero delle serre storiche.

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