«Ti do 8 nella verifica se facciamo sesso»: scoperte le chat tra il supplente e le studentesse

L’inchiesta La ragazza rifiuta, ma invia una foto intima per paura di ripercussioni sulla pagella. Ora il docente è stato sospeso dall’insegnamento. Ha rinunciato all’interrogatorio perché sotto choc

«Se fai sesso con me ti do un bell’otto. E ti aiuto anche con gli altri prof». Ma la studentessa, ancorché preoccupata di mettersi nei guai con il suo no, rifiuta. Gli investigatori che stanno indagando sull’accusa di due studentesse nei confronti di un supplente di un liceo della città, 26 anni, hanno acquisito le chat che le due ragazze si sono scambiate nel corso degli ultimi mesi con il loro insegnante. Quest’ultimo (di cui non sveliamo l’identità a tutela delle ragazze coinvolte) è indagato per violenza sessuale e per istigazione alla corruzione, l’ipotesi di reato iniziale era quella di concussione. E nei giorni scorsi ha ricevuto una misura cautelare, firmata dal giudice delle indagini preliminari di Como, con la sospensione per un anno dall’insegnamento.

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È proprio attraverso l’utilizzo delle chat social, in particolare Instagram, che il docente ha cercato di cambiare il proprio rapporto con due delle sue studentesse. Inizialmente con una minorenne, che a fine inverno lo ha accusato di aver abusato sessualmente di lei nonostante il suo rifiuto. Quindi con una sua amica, alla quale il docente si è proposto - come risulterebbe dalle chat scambiate - per aiutarla in un momento di difficoltà scolastica. Salvo che quella proposta di aiuto, successivamente, si sarebbe trasformata in qualcosa di decisamente diverso.

Il rifiuto della studentessa

Su quest’ultimo fronte gli inquirenti, coordinati dal pubblico ministero Antonio Nalesso, hanno acquisito gli screenshot di numerose conversazioni scambiate tra la ragazza e il proprio professore. Il quale si sarebbe fatto sempre più insistente, con il passare del tempo, nel proporre da un lato la possibilità di passare in anticipo le verifiche alla ragazza, quindi anche di garantirle voti più alti di quelli meritati e infine assicurandole un aiuto anche con altri professori. Il tutto in cambio di sesso.

I messaggi sarebbero diventati sempre più espliciti. In un’occasione il docente avrebbe anche proposto un rapporto via chat con lo scambio di foto intime tra i due. Foto che lui ha inviato, pretendendo in cambio lo stesso dalla propria alunna. La quale avrebbe acconsentito ma solo perché preoccupata di possibili ripercussioni negative sul proprio andamento scolastico.

Su tutte le altre richieste, invece, la ragazza ha sempre rifiutato le avance del prof.

La sospensione

Come già anticipato sul quotidiano in edicola ieri, nei giorni scorsi l’Ufficio scolastico provinciale ha ricevuto, dal Tribunale, il provvedimento della misura cautelare interdittiva della sospensione dall’insegnamento per la durata di un anno.

Prima della decisione, il giudice - Massimo Mercaldo - aveva convocato l’indagato per l’interrogatorio previsto in queste circostanze. Ma lui non si è presentato, sostenendo - per il tramite del proprio avvocato - di avere degli attacchi di panico da quando ha saputo di essere sotto inchiesta (ad aprile la polizia ha perquisito la sua abitazione). In realtà gli inquirenti hanno raccolto testimonianze del fatto che quegli attacchi di panico non gli hanno impedito, dopo la perquisizione, di partecipare a eventi di musica dal vivo organizzati in provincia.

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