Tonnellate di detriti da rimuovere. «La priorità è riaprire la strada»

Esondazione Ruspe e mezzi di Aprica al lavoro in piazza Cavour e in alcune zone del lungolago. Oggi vertice in Comune. Il sindaco: «Lavoriamo a terra, a brevissimo avremo anche il battello»

Con il livello del lago che ha innestato la retromarcia e con davanti diversi giorni di bel tempo, almeno secondo le previsioni, si è messa in moto la macchina della rimozione dei detriti (rami, tronchi, foglie, ma anche rifiuti). Si parla di diverse tonnellate di materiale che si sono depositati in piazza Cavour, sul lungolago, via Cairoli, ma anche nella zona dell’hangar, a ridosso della nuova passeggiata e nel cantiere delle paratie aperto proprio nel “salotto buono”.

Le operazioni

Si lavora da terra poiché il battello spazzino della Provincia dato in comodato d’uso al Comune è stato sottoposto a collaudo nei giorni scorsi e Palazzo Cernezzi aspetta l’ok per poterlo utilizzare. Ma, assicurano tutti, è probabilmente questione di ore. Quello dell’Autorità di bacino, molto più grande, è stato usato sabato ma per poco tempo e, comunque, è rimasto ben lontano dalla diga foranea.

Il primo bacino è pieno di detriti infatti e ieri Edoardo Grammatica della ditta Tasell che noleggia motoscafi dal 1892, ha evidenziato che «il lago è impraticabile a causa dei tronchi» e che «trattandosi di un’emergenza auspico che si faccia uscire il battello più grosso per cercare di fermare i detriti prima che arrivino in città».

Il sindaco Alessandro Rapinese spiega che per quanto riguarda i detriti «Aprica non ha perso un secondo e ha già portato via svariati camion di materiale e continuerà a lavorare con i mezzi meccanici» poiché «la priorità è quella di seguire gli sviluppi che possono portare alla riapertura della strada, vogliamo muoverci il più possibile in sincronia con il ritiro delle acque in modo da essere pronti a riaprire non appena sarà possibile». Proprio per fare il punto sulle quantità e sui mezzi in campo per rimuovere il materiale che proviene da fiumi e torrenti che si sono poi riversati nel Lario è in programma questa mattina un vertice a Palazzo Cernezzi. «Domani mattina (oggi, ndr) - chiarisce il sindaco - avremo una riunione dell’unità di crisi comunale per valutare la necessità o meno di ulteriori macchinari come piattaforme o “ragni”. Si va avanti con la pulizia a terra, mentre per quanto riguarda il battello spazzino non era utilizzabile senza collaudo e per questo lo abbiamo dato alla Provincia. Appena lo restituiscono, direi a brevissimo, lo metteremo subito in funzione». Informalmente si parla di oggi o domani. «Per noi - chiude Rapinese - la priorità è seguire gli sviluppi della strada e si sta lavorando proprio per farci trovare pronti non appena sarà possibile riaprire una corsia». Tradotto: rimuovere quanto più materiale possibile in modo da non dover poi ritardare troppo il ripristino della viabilità a causa della distesa di detriti e legname.

Ieri la Polizia locale in una nota ha precisato che «mano a mano che il lago si ritira l’impresa che si occupa della pulizia rimuoverà i detriti» ricordando ai cittadini che «piazza Cavour è area rossa e quindi interdetta ai non autorizzati».

Rimane il presidio fisso

Inoltre ha sottolineato che «il lavoro dei volontari di Protezione civile Como, Cri Como, colonna mobile provinciale e il presidio della Polizia locale continua H24 (anche grazie al supporto di Associazione Nazionale Carabinieri sezione di Cantù). Ieri l’assessore alla Protezione civile Michele Cappelletti ha voluto «ringraziare tutti i volontari (in campo c’erano sei Protezioni civili, compresa Monza, ndr) che hanno fatto un lavoro enorme».

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