Torna la ladra che abbraccia le vittime. Pensionato derubato della collana d’oro ricordo della moglie morta

Via Tommaso Grossi Giovane finge di chiedere indicazioni, ma il ringraziamento è un trucco. «Era sconvolto e si sentiva in colpa per aver dato fiducia a quella donna»

La ragazza, di età compresa verosimilmente tra i 25 e i 30 anni, con accento straniero, si è avvicinata all’anziano che camminava in salita lungo via Tommaso Grossi, appena passato il don Guanella e in prossimità della svolta per immettersi in via Zezio. Ha chiesto informazioni in merito alla Caritas, poi con un pretesto ha abbracciato il pensionato per ringraziarlo. Il vero e unico obiettivo tuttavia non era certo l’appena citata Caritas, bensì la collana d’oro che il signore portava al collo che è poi sparita nel nulla. Non un gioiello qualsiasi, ma il regalo della moglie (nel frattempo scomparsa) per i 60 anni del marito. Hanno sempre un retrogusto odioso, che fa schiumare rabbia, questi raggiri ai danni degli anziani. L’ultimo episodio di cui stiamo per riferire è avvenuto in centro città nella mattinata di giovedì (intorno alle 10) ed è stato poi denunciato ai carabinieri della Compagnia di Como che ora stanno indagando sulla vicenda.

A raccontarcelo è la nuora della vittima, Barbara Bernasconi, che abita in via Carso. «Mio suocero ha 84 anni, è indipendente, abita a Faloppio da solo ed è ancora molto in gamba – commenta – Qualche volta però ama fermarsi da noi a dormire, per poi alzarsi alla mattina e passare un po’ di tempo camminando in città». Proprio quello che è successo giovedì mattina: «Si è alzato, è andato a messa a San Giuseppe, poi è andato verso il centro per fare una passeggiata come fa spesso. In via Tommaso Grossi è salito verso via Zezio, per andare a trovare un nostro conoscente. Ed è stato qui, appena passato il don Guanella, che quella ragazza l’ha avvicinato».

«Era sconvolto. Quando mi ha visto mi ha detto solo che era successa una cosa brutta»

All’inizio sembrava che la giovane volesse informazioni per raggiungere gli uffici della Caritas: «Mio suocero le ha risposto che non era in grado di aiutarla, che erano lontani e che lui non era nemmeno di Como – aggiunge la nuora – Lei a questo punto l’ha abbracciato, dicendogli che era comunque “un uomo molto buono”. Mio suocero l’ha anche spinta via ma lei lo ha abbracciato di nuovo, poi una macchina si è avvicinata, lei è salita a bordo e si è allontanata svoltando a destra lungo via Zezio». L’auto dovrebbe essere una utilitaria di colore grigio, forse una Clio anche se non c’è certezza sulla marca. «Solo a questo punto, quando la ragazza se n’era già andata, mio suocero si è accorto che mancava la grossa catenina d’oro che aveva al collo, regalo della moglie per i 60 anni». Moglie poi scomparsa nel 2019.

L’uomo, sotto shock, ha infine camminato fino a casa in via Carso per raccontare quello che era accaduto. «Si sentiva in colpa, diceva che non avrebbe dovuto andare in centro, ma la colpa non può certo essere sua. Era sconvolto. Quando mi ha visto mi ha detto solo che era successa una cosa brutta». Il desiderio del signore, che ha 84 anni e che ne compirà 85 la settimana prossima, era di regalare quella collana ai nipoti. Un gioiello prezioso, sia da un punto di vista economico – la collana era stata fatta da artigiani orafi – sia, soprattutto, sentimentale. Gioiello che invece è finito nelle mani di una ragazza giovane, straniera, tra i 25 e i 30 anni che ora è ricercata dai carabinieri di Como. La segnalazione è stata girata con l’ipotesi di reato di furto con destrezza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA