Cronaca / Como città
Lunedì 09 Ottobre 2023
Tre arresti, ma lo stalker non si arrende. Persecuzione anche attraverso Tik Tok
Giudiziaria Protagonista un cinquantenne ora davanti al giudice per l’udienza preliminare. La compagna lo aveva lasciato lo scorso anno dopo aver saputo di presunte molestie alla figlia
Quando la figlia, minorenne, ha raccontato alla psicologa della scuola che la notte l’amico della mamma si presentava nella sua camera da letto la molestava sessualmente, la madre non ci ha pensato due volte: ha fatto le valige e ha lasciato quell’uomo, con il quale conviveva da alcuni anni. Da allora lui non riesce a darsi pace e ha iniziato a perseguitare la donna. Al punto che i carabinieri sono arrivati ad arrestarlo per ben tre volte in meno di un anno. L’ultima nelle scorse settimane. Ora lui è ai domiciliari ed è finito davanti al giudice per l’udienza preliminare per rispondere di stalking. Ma il timore della donna è di ritrovarselo ancora sotto casa, nonostante i divieti.
Le denunce
Protagonista un uomo di 48 anni comasco, residente in provincia - la scelta di non fornire dettagli sull’identità e la residenza è legata alla necessità di tutelare le presunte vittime di questa vicenda giudiziaria - accusato di stalking ai danni di una donna di qualche anno più giovane, mamma di una ragazza minorenne.
Tutto ha inizio un anno fa, quando la giovane chiede un colloquio con la psicologa della scuola, alla quale racconta di presunte molestie sessuali subite dal compagno della madre. La donna conviveva da alcuni anni con lui, dopo la fine del precedente matrimonio. Appena la professionista formalizza una segnalazione alla Procura e la madre scopre il racconto della figlia, decide di andarsene di casa. Da quel momento, per lei, comincia un periodo di pressing asfissiante da parte dell’ex compagno.
Al punto che: inizialmente si presenta in Questura per formalizzare una denuncia e ottiene un’ammonizione da parte del questore, ignorata però dall’uomo. Quindi torna a presentare denuncia ai carabinieri, e il Tribunale emetto un obbligo di dimora che vieta all’indagato di lasciare il paese di residenza nonché un divieto di avvicinamento a meno di 500 metri alla donna. Quindi il primo arresto in carcere e poi i domiciliari, nel corso dei quali è riuscito comunque a inviare decine e decine di mail alla ex in pochi giorni; il secondo arresto in cella, seguito dai domiciliari nei quali - dopo essere stato bloccato su tutti i social - riesce a mettersi in contatto attraverso Tik Tok. Infine il terzo arresto, nei giorni scorsi, dopo che la donna se l’è trovato sotto casa.
Addirittura, pare che nei mesi scorsi l’uomo fosse riuscito a farsi assumere nella stessa azienda dell’ex compagna, salvo poi essere licenziato dopo il racconto della vittima ai propri datori.
Patteggiamento saltato
Il giudice delle indagini preliminari ha concesso nuovamente i domiciliari all’uomo. Questo anche in conseguenza delle denunce che lo stesso ha presentato contro il nuovo convivente di lei, accusato di averlo aggredito. Nel frattempo l’indagine per l’accusa di abusi sessuali prosegue. La Procura aveva concesso un accordo per un patteggiamento, accordo poi revocato in conseguenze delle ripetute violazioni dei divieti a contattare la donna. La decisione sulle sue sorti sarà presa il prossimo dicembre.
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