Treni, soppresse sei corse in un’ora. Colpa di un guasto a Cermenate

Trasporti Seconda debacle di Trenord nel giro di 48 ore dopo le cancellazioni di lunedì sera

Non c’è pace per i pendolari. A meno di 48 ore dalle maxi cancellazioni di lunedì sera, oggi un’altra giornata di passione, colpa di un guasto – l’ennesimo – ad uno scambio ferroviario nei pressi di Carimate. L’infrastruttura è in mano a Rfi, perciò Trenord non ha potuto che trasmettere l’infausto avviso: «Previsti ritardi fino a 60 minuti per consentire l’intervento dei tecnici di Rfi». E in effetti, di ritardi ce ne sono stati, anche oltre l’ora, accompagnati da una cascata di cancellazioni. Otto in tutto i treni soppressi, di cui la metà erano Tilo, come il 6.36 e il 7.36. Disagi anche sui treni da e per Milano Porta Garibaldi della S11, la linea che da inizio mese e fino al 1° marzo, a causa di un cantiere Rfi, non arriva più fino a Rho e ha allungato i tempi di percorrenza di 8 minuti. Infine, soppressi anche due treni della linea transfrontaliera Como-Biasca.

Non solo: fino alla tarda mattinata di oggi, il sito TrainStats, che analizza in tempo reale il traffico ferroviario italiano, ha indicato un Tilo “comasco”, quello delle 6.19, come il “treno peggiore” della giornata (superato poi da un Frecciarossa). In effetti il Tilo in questione è partito con 75 minuti di ritardo e non è mai arrivato a destinazione: si è fermato alle 8.51 alla stazione di Sesto San Giovanni e non ha più proseguito il viaggio.

Altri due treni della “fascia pendolari” hanno subito variazioni di percorso: il 6.55 da Milano Centrale, troncato a Seregno e il rispettivo delle 8.05, ripartito da lì anziché da Como.

M. Rad.

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