Troppe barche a Sant’Agostino: il Tar dà ancora torto al Comune

Como I giudici amministrativi hanno sospeso ancora l’ordinanza dello scorso agosto mirata a regolamentare l’uso del pontile

I giudici amministrativi hanno dato (di nuovo) torto al Comune di Como, sospendendo ancora l’ordinanza del Comune dello scorso agosto che andava a regolamentare l’utilizzo del pontile di Sant’Agostino. A metà agosto, a tempo di record, c’era stato il primo pronunciamento del Tar di Milano che aveva accolto la sospensiva chiesta nel ricorso presentato da alcuni titolari di attività che operano nella zona. Nell’udienza del 13 settembre è stata emessa un’ordinanza cautelare che di fatto va a confermare lo stop. Questo significa che restano decadute le limitazioni sull’utilizzo del pontile da parte dei mezzi dei diportisti privati (che devono usare gli attracchi provvisori di Marina 2) come da parte dei motoscafi noleggiati a turisti, ma senza la presenza a bordo del conducente.

Altra udienza a novembre

La battaglia legale non è ancora finita poiché il prossimo 30 novembre ci sarà una nuova udienza, questa volta nel merito, al termine della quale i giudici si esprimeranno in via definitiva sul provvedimento del sindaco Alessandro Rapinese.

Nel documento che conferma la sospensione dell’ordinanza si legge che quest’ultima «non appare sorretta da una sufficiente motivazione in ordine alla sussistenza di situazioni di pericolo di danno grave e imminente per la pubblica incolumità, non fronteggiabili con gli ordinari mezzi approntati dall’ordinamento: essa si limita, invero, a richiamare generiche criticità». E ancora: «Per giurisprudenza consolidata solo a fronte di una puntuale rappresentazione della situazione di grave pericolo attuale che minacci l’incolumità dei cittadini può giustificarsi l’eccezionale deroga al principio di tipicità degli atti amministrativi ed alla disciplina vigente, attuata mediante l’utilizzazione di provvedimenti extra ordinem».

I nodi da sciogliere

A questo punto a Sant’Agostino va avanti tutto come sempre: per la prossima stagione, in ogni caso, il sindaco aveva già annunciato l’intenzione di predisporre la revisione del “Regolamento per la valorizzazione e promozione del demanio lacuale” nel quale sarà contenuta la regolamentazione del porto.

La questione è legata principalmente all’impossibilità (questo era stato stabilito anche nel 2018 con un’apposita ordinanza) di utilizzare il pontile di Sant’Agostino per attività commerciali: in pratica sarebbe consentito il carico e lo scarico, ma nulla di più. La questione sarà in ogni caso al centro del nuovo regolamento. Il caso tornerà comunque sulla scrivania del Tar il 30 novembre per il verdetto finale.

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