Troppe case vacanza sul mercato: a Como il 20% degli alloggi prenotabili è vuoto

Turismo Centinaia gli alloggi liberi in città per questo weekend, per la prima volta c’è un eccesso di offerta. Confcommercio: «Tanti si buttano senza preparazione»

In città centinaia di case vacanza sono rimaste vuote, nonostante Como sia nel pieno della stagione turistica. Sui principali siti di prenotazione ammontano a più di cento gli alloggi tra cui scegliere per una coppia di visitatori che dovesse decidere di trascorrere tre giorni di relax a Como nel primo weekend di agosto.

Su Booking, per esempio, applicando il filtro che restringe gli alloggi disponibili a quelli situati entro i cinque chilometri dal centro città e mettendo come data di arrivo venerdì 2 agosto e come data di partenza domenica 4 il numero di sistemazioni disponibili alla prenotazione è pari a 118, di cui 84 tra appartamenti, affittacamere e case vacanza. Il numero può sembrare poco significativo preso così com’è, ma se si selezionano gli stessi parametri e si verifica la disponibilità di alloggi in un weekend di bassa stagione - prendiamo come termine di paragone un soggiorno a Como da venerdì 27 settembre a domenica 29 - in centro città gli alloggi disponibili sono 618.

Numeri nuovi rispetto al passato

Tenendo come riferimento questi due estremi, il 20% delle case a disposizione di un turista interessato a visitare la città in bassa stagione è libera anche per il visitatore dell’ultima ora, che sceglie Como come meta dall’oggi al domani. Un dato che si riscontra anche su altri siti e che mostra come l’offerta di case vacanza abbia ormai superato la domanda.

«È così - conferma Simone Majeli di Rent All Como, portale che si occupa della gestione di case vacanza sul territorio - il lago di Como e la città non sono meno cool di prima. Anzi, la richiesta turistica è comunque in crescita, ma per la prima volta ciò che notiamo è un incremento così significativo nell’offerta di case vacanza. L’anno scorso questo elemento non era così percepibile».

Il mercato delle case vacanze sta cambiando e la virata è tutta a favore dei consumatori: l’aumento della concorrenza infatti non fa che spingere più in alto la qualità media degli alloggi Niente più case senza aria condizionata o con arredi scadenti di cui il turista si accontenta pur di visitare Como: ora il gioco si fa serio. «Questo favorisce gli esperti del settore rispetto a chi si lancia in questo mercato senza garantire standard alti» conclude Majeli.

«Molti aprono pensando di fare business, ma non è così facile come si crede comunemente - commenta Paola Gonella, responsabile del gruppo di Confcommercio Como che si occupa del tema - Serve una preparazione linguistica, ci sono dei corsi gratuiti che come Confcommercio proponiamo a chi vuole lanciarsi in questo mercato, anche perché la disinformazione sul tema è tantissima». Dalla gestione dei costi - una percentuale delle entrate derivanti dai turisti infatti viene trattenuta dall’host online (nel caso di Booking ammonta a circa il 15%, in media) - alla preparazione della casa e all’accoglienza dell’ospite, sono diversi gli aspetti di cui tenere conto.

«I numeri delle case libere in alta stagione ci suggeriscono che si sono lanciati sul mercato delle case vacanza così tante persone che qualcuna resta vuota, ma il momento è ancora molto buono per il turismo - rassicura Claudio Bocchietti di Confedilizia - Poi sicuramente questo fenomeno influirà sulla città, anche a livello urbanistico, spingendo per esempio i residenti più verso la periferia, ma anche questo dato non è del tutto negativo: le periferie ne possono trarre grande giovamento».

© RIPRODUZIONE RISERVATA