«Troppi incivili». Il sindaco: semavelox e nuove telecamere

Strade Non basta la media di 100 multe al giorno. Rapinese annuncia un ulteriore giro di vite sui controlli: «Cafoni da Gran premio»

Telecamere e sistemi di controllo non solo per la velocità, ma anche per beccare chi fa il furbo e usa le preferenziali (quelle dei bus, su tutte via Per Cernobbio) e chi passa con il rosso al semaforo a cui si aggiungeranno modalità diverse di accesso alla Ztl (con verifiche puntuali e sanzioni in digitale). Il sindaco Alessandro Rapinese sceglie la linea dura contro quelli che definisce «cafoni da Gran Premio», «asociali del parcheggio» e ancora «incivili» e «maleducati» poiché non rispettano le regole. In qualche caso il loro comportamento provoca incidenti, in alcuni mette a rischio la sicurezza di altri utenti della strada senza contare i disagi causati a chi non può entrare a casa propria per un’auto parcheggiata davanti al cancello.

Entro fine mandato?

In arrivo non a brevissimo, ma in modo progressivo ci saranno autovelox, semavelox, telecamere per le preferenziali, quelle per la Ztl oltre a più occhi elettronici per la sicurezza. Da luglio, inoltre, entreranno in funzione i 96 apparecchi leggi targa (collegati a una banca dati nazionale che verifica, in tempo reale, veicoli rubati, senza assicurazione o revisione) che controlleranno 40 strade nei punti di accesso alla città.

«So bene – spiega Rapinese - di non poter disporre dell’esercito degli Stati Uniti per poter domare la maleducazione degli automobilisti comaschi e non e, di conseguenza, la mia idea è quella di investire in quanti più sistemi sanzionatori digitali possibili che presidino le corsie preferenziali, le strade con il maggior numero di incidenti, gli incroci più pericolosi e disciplinino con maggior precisione l’entrata e l’uscita dall’attuale Ztl e dalle prossime».

Sui tempi di entrata a regime di quella che si annuncia come una rivoluzione dal punto di vista del controllo degli automobilisti è cauto, anche perché non c’è ancora l’ok definitivo nemmeno per gli autovelox (dalla Napoleona a via Paoli, dalla Canturina a tangenziale e Varesina). «Sicuramente entro fine mandato – precisa il sindaco -. Il decreto Salvini (proprio sulle limitazioni alla velocità, ndr) ci ha fatto perdere almeno sei mesi e non siamo ancora giunti alla conclusione visto che il prefetto non ha finora potuto emettere l’ordinanza, cosa che mi auguro possa fare a breve. Però abbiamo le idee chiare su cosa fare. L’opera principale sarà quella degli autovelox che avrà un corollario di sistemi per far sì che il problema dei cafoni da Gran Premio e degli asociali da “parcheggio dove voglio” si estingua».

Siamo solo all’inizio

Sulla questione parcheggio selvaggio, su cui l’amministrazione Rapinese sta usando la mano pesante in termini di multe (più di cento al giorno quelle per divieti di sosta) non diminuiscono le lamentele di cittadini che non riescono a uscire o entrare in casa perché hanno l’accesso ostruito a cui si aggiungono anche casi di ambulanze in difficoltà. «Più meccanismi digitali con sanzionamento automatico avremo – conclude Rapinese - e più agenti liberi potremo utilizzare sull’ordinario, come il controllo della sosta. La prova provata che seppur stiamo dando tante multe non è ancora sufficiente, la si ha ascoltando i cittadini. Tutti si lamentano ancora di parcheggi abusivi e di Verstappen a piede libero e, quindi, vuol dire che siamo solo all’inizio. Non più tardi di questa mattina ho visto uscire un automobilista, con totale serenità, da via dell’Annunciata bruciando un semaforo rosso. A quel signore sarà un vero piacere stracciare la patente in faccia in digitale».

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