Cronaca / Como città
Sabato 06 Aprile 2024
Truffatori di anziani, non è sempre festa: in pochi mesi denunciati 15 sospetti
Allarme I carabinieri hanno ricostruito gli episodi e sono risaliti ai presunti responsabili - La tecnica è sempre la stessa: fingono di essere avvocati o carabinieri e chiedono denaro
Non è sempre festa per i truffatori. Solo negli ultimi mesi, sono ben 15 gli episodi ricostruiti dai carabinieri della Compagnia di Como che hanno portato alla denuncia di persone ora iscritte sul registro degli indagati, accusate di raggiri ai danni di anziani con l’espediente del finto carabiniere oppure del finto avvocato.
Un numero che rende bene l’idea dell’importanza di fare sempre denuncia, raccontando quanto accaduto senza vergognarsi, perché spesso questi malviventi – come è emerso nello studio compiuto proprio dai militari del Comando Provinciale di Como – agiscono in zone vicine, tentando più colpi nel giro di poche ore l’uno dall’altro, quasi sempre tra lunedì e venerdì e tra le 10 e le 12 della mattina.
È, ad esempio, quanto accaduto di recente tra il centro città (zona di San Martino) e Lipomo, con due anziani truffati probabilmente dalla stessa persona che ora verrà denunciata alla procura di Como. Fatti avvenuti entrambi il 21 marzo con vittime una signora di 78 anni (cui era stata portata via una collana) e una di 82 anni, dai cui racconti è poi stato possibile avviare le indagini risalendo allo stesso malvivente in azione. Un terzo colpo potrebbe essere stato compiuto dal sospettato anche ad Albate, mancano tuttavia ancora riscontri certi (quest’ultimo raggiro sarebbe stato commesso ai danni di una vittima di 66 anni, cui furono portati via mille euro).
Lo studio
Ma, come emerso proprio dallo studio dei carabinieri pubblicato ieri, spesso questi truffatori su muovono trasversalmente sul territorio toccando anche comuni con poche vie di accesso. Tra i casi risolti in questi ultimi mesi dai militari ce n’è uno, ad esempio, che riguarda un signore di 92 anni di Bellagio contattato in contemporanea da un finto carabiniere e pure da un finto avvocato che l’avevano informato dei guai giudiziari della figlia trovata in auto sprovvista della copertura assicurativa.
Era tutto falso, ovviamente, ma i due malviventi erano scappati con 2.500 euro. L’uomo aveva fatto denuncia, i carabinieri avevano inserito il numero di targa del sospettato nel sistema in uso alle forze di polizia e la stessa vettura (a noleggio) era poi stata fermata a Biella nel pieno di un’altra truffa. Al volante un ragazzo di 26 anni di Napoli, denunciato
Il figlio arrestato
In un altro caso risolto un sedicente maresciallo dei carabinieri aveva chiamato una donna di 68 anni dicendo che il figlio era stato arrestato perché protagonista di un grave incidente, per cui necessitavano 3.250 euro da versare all’assicurazione. Tutto falso anche in questo caso, con un’azione uguale ripetuta poco dopo ad Albese con Cassano. I carabinieri di Erba, sempre grazie alle denunce, ai racconti delle vittime e alle telecamere erano riusciti a collegare gli episodi e a risalire alle due presunte responsabili che avevano ritirato i soldi, una ragazza di 20 anni di Casoria (Napoli) e una di 46 anni di Napoli.
Tutti raggiri ricostruiti e conclusi con l’iscrizione sul registro degli indagati dei sospettati. In un caso (quello dell’uomo fermato a Biella) parte della refurtiva era anche stata recuperata e restituita al legittimo proprietario.
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