Cronaca / Como città
Venerdì 07 Maggio 2021
Un altro passo avanti per Daniela
Prelievo fatto, ora caccia alla cura
Como: l’infermiera adottata e malata che cercava la madre naturale. «Adesso il confronto con il suo Dna e la messa a punto di una terapia»
Un altro passo avanti, la cura è più vicina. Ieri Daniela Molinari si è sottoposta al prelievo di sangue che permetterà, insieme con quello messo a disposizione dalla madre naturale, di studiare una cura mirata per il tumore che l’ha colpita.
Una giornata intensa per Daniela, dopo due mesi difficilissimi alla ricerca della madre naturale, che l’ha abbandonata alla nascita in forma anonima. Il ritrovamento di un documento con le generalità, l’attesa, poi la notizia choc del rifiuto della donna di sottoporsi all’esame, la continua esposizione mediatica, e finalmente la decisione della madre di collaborare: uno sforzo enorme, mentale e fisico, per una donna già provata da tre anni di malattia e di cure pesantissime. Gli ultimi giorni prima della svolta positiva sono stati terribili, Daniela ha avuto un crollo.
Ma ora è diverso. La fatica fisica e il malessere ci sono, ma non c’è quel fardello emotivo insopportabile, quel no detto dalla madre. E poi finalmente il percorso, che certamente non sarà una passeggiata, è verso la speranza.
«Mi hanno spiegato tutto, c’era l’intera equipe, il direttore professor Fulvio Ferrara, la genetista, la psicologa - racconta, emozionata - Mi hanno trattato come una regina, accompagnata dall’inizio alla fine, gentilissimi. Però la materia è complessa, onestamente non ho capito tutto anche se si tratta un po’ dell mio campo».
Poco importa, il punto è che con il Dna di Daniela e quello di sua mamma negli Usa metteranno a punto una terapia “su misura”: «Sì, che si arrivi a una terapia è certo, poi bisognerà capire se funziona. Ho chiesto, mi hanno spiegato che è una sperimentazione su cui ancora non esistono dati validati, insomma è impossibile dire su quale percentuale di successo posso contare».
Solo una settimana fa sembrava impensabile arrivare a questo punto. Il 12 aprile il giudice del Tribunale dei minori aveva comunicato a Daniela che la madre non voleva essere coinvolta. Un macigno sulle speranze di cura e sull’anima di questa donna che nella vita ha dovuto fare i conti con il vissuto dell’abbandono. «Non mi arrenderò mai», aveva detto Daniela, riprendendo a lanciare il suo sos da giornali, tv e social. Poi, all’inizio di maggio, la svolta. Il 3 la madre ha fatto il prelievo, ieri è stata la volta di Daniela. E ora si guarda avanti.B. Fav.
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