Un bilancio dei reati e degli arresti nel Comasco: «Quello di Como è un territorio dalle molte sfide»

Ricorrenze Ieri a Villa Erba la festa della polizia di Stato. Il questore Calì: «I dati dicono che gli arresti aumentano». Raddoppiano le richieste di asilo, salite oltre quota 1.500

«Quello di Como è un territorio dalle molte sfide. Siamo ben consci dell’aumento di reati predatori e della grande attenzione che dobbiamo rivolgere a quelli a sfondo sessuale, ma il dato coerente evidenzia anche un aumento degli arresti».

Ha toccato molti temi, nel suo primo discorso alla guida della polizia di Como (ieri a Villa Erba si è celebrato il 172° anniversario di fondazione) il nuovo questore Marco Calì. Ha parlato dell’aumento dei furti in abitazione, reato definito «allarmante», ha sottolineato la «titanica mole di lavoro che sta svolgendo l’Ufficio Immigrazione», ma ha anche evidenziato i risultati ottenuti dai suoi uomini sul fronte delle indagini e del servizio del cittadino, come i miglioramenti nella gestione dei passaporti.

Un discorso che ha toccato anche temi sentiti in questi giorni – come gli auguri alla squadra di calcio, dicendosi «pur con tutta la scaramanzia», «in trepidante attesa per il traguardo della promozione che auguro alla città» – con una chiusura insolita, un «viva Como» inserito tra i tradizionali «viva la Polizia di Stato» e «viva l’Italia».

I dati dell’immigrazione

I numeri evidenziano un incremento delle persone arrestate (da 161 a 253), ma anche il boom di sequestri di cocaina (da 2 mila grammi di un anno fa ai poco meno di 20 mila degli ultimi dodici mesi) e di cannabinoidi (più di 100 chili). Ad impressionare sono però i numeri dell’Ufficio immigrazione, con i 17mila permessi di soggiorno rilasciati e il raddoppio delle richieste di asilo, passate da 900 a oltre 1500. Stabili le espulsioni, mentre sono in aumento (da 2.300 a poco meno di 4 mila) le riammissioni dalla Svizzera, a dimostrazione di una pressione sul Confine che è in continua crescita. Notevoli anche, sul fronte della Polizia stradale, le patenti ritirate (da 231 a 376), il raddoppio del ritiro delle carte di circolazione.

Alla cerimonia di ieri erano presenti, oltre alle autorità, l’astronauta Paolo Nespoli, i ragazzi della Fondazione Cometa e quelli della scuola Parini ad indirizzo musicale che hanno allietato i presenti con le loro note. «La più grande sfida – ha concluso il questore – è quella di rispondere alla domanda che ci proviene dai cittadini». A partire dall’attenzione al disagio giovanile e alla «conflittualità tra gruppi che sfogano in condotte spesso violente il proprio disagio sociale, già acuito in passato dalle restrizioni del lockdown».

Tutti i premiati

L’ultima fase della festa ha riguardato le consegne sei riconoscimenti. Promozione per merito straordinario all’assistente Gianfranco Salemi, per aver salvato la vita ad un ragazzo che si era gettato nel lago. Encomio solenne al commissario capo Andrea Esposito e lode al sovrintendente Antonio Muraca e all’assistente capo coordinatore Dante Ceruso per una indagine riguardante il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed lo spaccio. Encomio solenne all’assistente Luca Taurino per l’indagine sul traffico di stupefacenti e armi. Encomio al vice ispettore Giovanni Capone, all’assistente capo coordinatore Francesco Termini, e lode all’ispettore Giuseppe Peluso per la risoluzione di un omicidio. Encomio al vice ispettore Francesco Fiore, al sovrintendente capo Fabio De Luca, all’assistente capo coordinatore Matteo Bono per l’indagine su una violenza sessuale su una diciottenne. Encomio all’assistente capo Fabrizio Pasqualetti per l’arresto all’estero di un latitante. Infine Lode all’assistente capo coordinatore Oscar Martina, all’assistente capo Claudio Vadrucci e all’agente scelto Marco Pandolfino per un intervento in un tentato suicidio.

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