Un’idea dei sindacati per contrastare la fuga di infermieri:«Alloggi nell’ex convitto al San Martino con prezzi calmierati»

La proposta All’ultimo concorso dell’Asst Lariana 71 ritenuti idonei, ma non bastano ancora. I rappresentanti dei lavoratori: «Tanti candidati, arrivando da lontano chiedono informazioni sull’alloggio»

Incentivi sulla casa per trattenere i sanitari a Como, i sindacati guardano all’ex convitto per infermieri nel San Martino.

Questa estate l’Asst Lariana dopo aver concluso un bando per cercare nuovi infermieri, alla luce delle poche disponibilità ha deciso di aprire il giorno stesso un nuovo concorso. A questo nuovo bando, che si è appena concluso, hanno risposto 71 infermieri ritenuti dall’ex azienda sanitaria idonei.

Numeri migliori rispetto all’ultima tornata, dove nemmeno una cinquantina di candidati avevano superato le prove, ma sono comunque pochi i nominativi in mano all’ospedale. Prima del Covid ai bandi pubblici indetti dagli ospedali del nord Italia c’era la fila. Qui a Como arrivavano anche 3.500 candidati a tornata, adesso invece le domande sono drasticamente diminuite.

La situazione

«Tanti candidati, arrivando da lontano, chiedono informazioni sull’alloggio – dicono Massimo Coppia, segretario della Funzione pubblica della Uil del Lario e Alessando Micello, Rsu dell’Asst Lariana – vogliono sapere se ci sono appartamenti o stanze a prezzi calmierati. Offrire un canone contenuto potrebbe essere un incentivo. Meglio sarebbe se l’Asst Lariana desse la disponibilità dell’ex convitto per infermieri nel San Martino».

Durante l’estate del primo anno di pandemia Alessandro Fermi, nel ruolo di presidente del consiglio regionale, aveva proposto di usare questi spazi di proprietà dell’Asst Lariana per i senzatetto. Questo immobile è inutilizzato da pochi anni, non è distrutto come altri caseggiati del San Martino. Occorre piuttosto sistemarlo, rifare bagni, aggiornare le verifiche sulla normativa antincendi. Secondo le stime allora fornite tramite Fermi dalla Regione l’ex convitto poteva essere riqualificato con un investimento pari a 200mila euro e quattro mesi di cantieri. I posti letto ricavabili sono diverse decine. Più in generale i sindacati chiedono bonus, anche economici, per invogliare i sanitari a venire e a restare negli ospedali di Como.

Ne servono 500

Al territorio mancano circa 500 infermieri, un centinaio alla sola Asst Lariana. Ma ci sono anche gli altri ospedali, le Rsa, i nuovi servizi di medicina territoriale da attivare. «Quello della casa è un tema vero, sarebbe un grande incentivo – spiega Fabio Frigerio, segretario provinciale di Sunia, il sindacato degli inquilini – Como è una delle città con gli affitti più cari. Il centro è inavvicinabile, secondo il borsino al mese un monolocale costa 650 euro, un bilocale anche 750. Si spende meno in periferia, ma sono comunque più di 6mila euro all’anno al netto delle spese. Noi suggeriamo la sottoscrizione del canone concordato, per aiutare i lavoratori giunti da fuori, ma anche i proprietari che possono ottenere in cambio di un affitto calmierato dei forti vantaggi fiscali».

Sui più famosi siti per la casa comunque l’affitto per un trilocale zona Valduce costa 2700 euro al mese, un bilocale a Prestino 700 euro, inutile guardare in centro storico e vicino a Villa Olmo, mentre a Camerlata un monolocale costa 600 euro.

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