Un’ospite un po’ inaspettata: la nebbia. E adesso (forse) anche un po’ di neve

Meteo L’anticiclone l’ha spinta fino alle porte della città. L’esperto: «Ora qualche fiocco potrebbe arrivare anche a quote collinari»

Bianca, densa e in un certo senso prevedibile: la nebbia che ha offuscato il Comasco negli ultimi giorni ha stupito per la sua portata. È arrivata quasi alle porte della città, ma i presupposti affinché comparisse c’erano tutti. Uno in particolare: l’anticiclone, che – spiega il meteorologo Gianluca Bertoni - «ha agito come un coperchio, trattenendo l’aria fredda nei bassi strati, a ridosso del suolo. Si chiama inversione termica perché la temperatura negli alti strati è più alta di quella nei bassi strati. Questo fa sì che l’aria non riesca a spostarsi e che, giorno dopo giorno, venga caricata dall’umidità, che si condensa sotto forma di goccioline». Chi si è sentito immerso in una nuvola non ha esagerato, perché la nebbia è tutti gli effetti «una nube con base al suolo» e in questo senso la presenza di lago e fiumi non aiuta.

Ieri mattina la nebbia, che di solito compare dalla bassa provincia in poi, ha sorpreso i cittadini spingendosi fino a Grandate e Camerlata. Non perché si trattasse di una nebbia particolare, ma perché nei giorni precedenti non se ne era mai andata via del tutto. «Questi banchi di nebbia, man mano che persistono – continua Bertoni - tendono a diventare più “grandi” e quindi aumenta la possibilità che raggiungano anche zone non propriamente di pianura».

Al problema immediato della scarsa visibilità se ne aggiunge un altro, che riguarda la qualità dell’aria: «Quando si forma la nebbia, vuol dire che ci sono delle condizioni che favoriscono il ristagno di aria nei bassi strati. Quindi, oltre all’umidità, rimangono in basso anche tutti gli inquinanti, come le polveri sottili, gli ossidi di azoto e così via» continua il meteorologo.

Già da stamattina, però, la nebbia ha le ore contate: «Questa settimana si cambia regime – continua l’esperto - sarà molto più dinamica. Arriveranno correnti di aria fredda da nord e venti fino a basse quote con raffiche. Il favonio pulirà l’aria dagli inquinanti e anche le nebbie verranno ricacciate più a sud in pianura». Tuttavia, le correnti fredde in questione potrebbero anche ruotare leggermente da nord-ovest e portare qualche precipitazione. In effetti, sui siti e sulle app meteo è già comparsa l’icona di un fiocco di neve per la giornata di giovedì, ma niente panico.

«L’aria sarà molto fredda in quota – spiega Bertoni - per cui potrebbe scapparci qualche fiocco di neve fino a quote collinari. Non si tratterà però di una vera nevicata, piuttosto di una spolverata sulle colline intorno al lago». Parlare di neve a metà novembre, dopo due settimane di sole e temperature gradevoli, può sembrare strano. In realtà lo stesso meteorologo ricorda: «Di fatto mancano dodici giorni all’inverno meteorologico, quindi come periodo ci sta che le montagne vengano imbiancate. Siamo noi ad essere troppo abituati al caldo».

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