Cronaca / Como città
Sabato 27 Gennaio 2024
Un’umanità che ancora spera: per il Giorno della memoria il podcast sui Vitali si apre a nuove storie
Ascolta qui Il diario di Emilio, scritto nel 1943, lascia lo spazio alla voce di chi ha recuperato dai cassetti altrettanti diari, carteggi e ricordi di quegli anni difficili di esili e persecuzioni
Sono tre le voci che si accompagnano a quella di Emilio Vitali, riportata alla vita grazie al suo diario scritto nel 1943, nella nuova puntata di “Lontano dagli oleandri. Storia di una fuga”, il podcast che racconta la storia della famiglia ebrea, proprietaria di Villa Oleandra (oggi dimora estiva di George Clooney), fuggita in Svizzera dalle persecuzioni naziste.
La giornalista Valeria Gandus, l’attore e autore Gioele Dix e Mario Schiani, giornalista del nostro quotidiano, hanno qualcosa da aggiungere alle vicende che coinvolsero, dal settembre del 1943, Emilio, le sue tre figlie, la moglie e l’anziana madre.
I tre scrittori hanno a loro volta dato voce a narrazioni molto simili a quella che Emilio Vitali ha salvato dall’oblio grazie al suo diario. Riccardo Gandus, padre di Valeria, fu accolto in diversi campi per rifugiati ebrei in Svizzera, a partire dall’autunno del ’43 e lì soffrì il freddo, la fame e il duro lavoro: la figlia ne ripercorre i passi in “Un angolo di pace. Un ebreo in fuga nella Svizzera del ’43” (Calamo Specchia, 2022).
Ma anche Gioele Dix in “Quando tutto questo sarà finito” (Mondadori, 2015), racconta la storia del padre Vittorio che a 15 anni fuggì con tutta la famiglia oltre confine, ripercorrendone i passi con i suoi occhi e i suoi ricordi, registrati in lunghe conversazioni tra padre e figlio.
E infine, anche Mario Schiani nel suo “Il fucile dietro la schiena” (Dominioni Editore, 2021) con il fratello Paolo recupera dai cassetti della memoria i documenti che raccontano la storia del padre Natale, giovane ufficiale dell’esercito italiano che, dopo l’armistizio, si trova improvvisamente in un mondo alla rovescia dove i tedeschi, prima alleati, sono ora i nemici che lo scortano nei campi di sterminio.
Sono storie salvate dalle grinfie tempo che passa e che contengono il senso di questo Giorno della memoria, storie che questo podcast spera di salvare anche dalla Breva, il vento che soffia sul lago, che tenta di portarle via.
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