Cronaca / Como città
Domenica 07 Marzo 2021
Vaccinati solo sette anziani su cento
Soltanto Monza fa peggio di Como
Tra ritardi e sms sbagliati, solo Monza, in Lombardia, ha fatto peggio della provincia di Como - Il presidente dell’Ordine dei medici: «Non siamo stati ancora coinvolti ma siamo pronti. Serve l’aiuto di tutti»
Sono soltanto sette su cento gli ottantenni che hanno fin qui ricevuto la loro dose di vaccino sul territorio comasco. Abbiamo una media di somministrazione di 210 al giorno, che fa di quella di Como una delle province con il minor numero di anziani immunizzati, anche se da marzo l’Asst Lariana è riuscita a incrementare la media di somministrazioni giornaliere, salita a 450.
I problemi rimangono: a inizio settimana 550 sms con gli appuntamenti non sono arrivati o sono stati inviati con ore di ritardo facendo saltare le sedute. In totale, il dato è aggiornato a giovedì, siamo a 3.218 anziani vaccinati, il 7% circa dei 44mila over 80 da difendere. A Varese le vaccinazioni sono più del doppio, circa 7.500 ultraottantenni raggiunti. A Lecco hanno vaccinato oltre 3.300 grandi anziani dei 24mila residenti complessivi, sono quasi al 14%. La media regionale ci vede distanti. Hanno numeri nettamente superiori a Sondrio, Bergamo e Cremona, è inarrivabile Brescia quasi al 20% dove i vaccini sono stati molto concentrati. È partita più lenta invece Monza sempre in relazione al numero di over 80 che abitano nel territorio. La Regione non fornisce un dato provinciale, ma il nostro ritardo è palese.
Altre province hanno diversi ospedali impegnati, noi uno massimo due a turno. Trascorse tre settimane dalla prima dose, quindi da giovedì prossimo, bisognerà anche iniziare i richiami di Pfizer e le seconde dosi rallenteranno ancor di più l’ampliamento della platea degli anziani che hanno ricevuto almeno una dose. Per allargare il cerchio in fretta da settimane il mondo scientifico discute della possibilità di servirsi di AstraZeneca anche per gli anziani. Ora sono sulla stessa posizione anche la Regione e il Ministero della Salute. Questo perché le consegne di AstraZeneca sono le più ingenti, anche l’Asst Lariana ha una buona disponibilità.
Nel nostro territorio attendono ancora una dose la quasi totalità dei 3.500 anziani allettati, molti disabili e fragili delle comunità protette.
I medici non sono praticamente ancora stati coinvolti. Ricordando che dopo sanitari ed Rsa si è scelto di iniziare con gli over 80 perché è la categoria che ha contato il maggior numero di decessi. Sempre a riguardo dell’Asst molti medici esprimono fatica perché la rete pubblica degli ospedali oltre a fronteggiare un numero crescente di malati positivi in corsia deve anche spendersi per fare le vaccinazioni dentro ai suoi ambulatori. C’è carenza di personale, di vaccinatori, si cercano volontari, pensionati, studenti universitari. «Adesso bisogna fare in fretta e accelerare – commenta Gianluigi Spata, il presidente dell’Ordine dei medici comaschi – non ’è mancanza di volontà, le dosi sono poche e con l’arrivo del vaccino monodose Johnson&Johnson dal prossimo mese sarà più facile. Noi medici non siamo ancora stati coinvolti, ma siamo pronti. Le vaccinazioni degli allettati contano solo due sperimentazioni appena partite. L’Asst Lariana non può fare tutto da sola, serve il nostro supporto e quelli di tanti altri attori».
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