Cronaca / Como città
Domenica 08 Ottobre 2023
Vaccini contro il Covid e l’influenza: da domani è possibile la prenotazione
Salute Segnalate in città le prime sindromi per il virus stagionale, ma l’ondata non c’è ancora. I medici consigliano a tutti gli over 60, a chi ha malattie a rischio e ai bambini di proteggersi
Domani aprono le prenotazioni per il vaccino antinfluenzale e anti Covid. E intanto i primi virus sono già in agguato e diversi comaschi ne hanno già fatto le spese.
Da inizio settimana sarà dunque possibile navigare su internet per prenotare un appuntamento utile a mettersi al riparo dall’influenza (vaccinazioneantinfluenzale.regione.lombardia.it) e dal Covid (prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it). Le somministrazioni partiranno dal 16 ottobre. In città il riferimento è l’ex Sant’Anna in via Napoleona, ma verrà data disponibilità anche nelle farmacie aderenti. Sempre da domani i medici e i pediatri possono iniziare a contattare i loro assistiti, e i pazienti interessati possono chiedere informazioni.
L’antinfluenzale è raccomandato a tutti i cittadini sopra ai 60 anni, ai bambini tra i sei mesi e i 14 anni, ai pazienti fragili e ai loro familiari. Sono invitati a partecipare alla campagna, sempre gratuita, le forze dell’ordine e gli insegnanti.
L’anti Covid nella nuova versione per contrastare le nuove varianti è raccomandata sempre agli over 60, ai bambini tra i 5 e gli 11 anni e alle persone con patologie considerate a rischio. Il presidio è gratuito. C’è anche un numero verde attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19: 800.894.545. A fine mese si aggiungeranno alla campagna altre case di comunità. Per le fasce di popolazione che non sono comprese nella campagna influenzale l’ipotesi è di riconoscere gratis la vaccinazione alla fine delle operazioni secondo disponibilità.
Scarsa adesione
Nella prima giornata inaugurale della campagna vaccinale, il primo di ottobre, nel territorio dell’Ats Insubria sono state somministrate 1400 dosi tra antinfluenzale e anti Covid, meno della metà a Como. Da inizio mese gli ospedali hanno offerto i vaccini ai pazienti ricoverati e alle donne in gravidanza. Le Rsa attendono istruzioni per difendere i loro ospiti.
Quel che medici e autorità temono è una scarsa adesione. Gli ultimi richiami Covid in particolare, il quarto e il quinto, hanno ottenuto coperture molto scarse.
È bene però considerare che già in questi giorni stanno circolando virus influenzali e para influenzali. Con sintomi a volte non così marcati. Agenti patogeni “cugini”, suggerisce il virologo Fabrizio Pregliasco, che in genere precedono la stagione influenzale vera, di fine anno. Secondo l’esperto è possibile parlare di influenza tradizionale soltanto se la febbre raggiunge i 38 gradi, se c’è la presenza di almeno un sintomo respiratorio e se è evidente un altro sintomo generale come per esempuo dolori i muscolari o articolari.
Segnalati i primi casi
Per il momento l’andamento delle sindromi influenzale è ancora piuttosto basso, almeno guardando a tutte le fasce d’età. I medici sentinella e i campioni analizzati dalla rete lombarda influnet registrano però un netto incremento della curva tra i bambini d’età compresa tra zero e quattro anni. Sono già 17,9 casi ogni mille bambini piccoli, di ritorno negli asili nido e nelle scuole materne.
Tra gli altri virus finiti sotto la lente d’ingrandimento il più frequente è il rhinovirus, responsabile però soltanto di raffreddori e problemi alle alte vie respiratorie.
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