Vaccini per i bimbi, duemila prenotati
Ma il Covid cancella le recite di Natale

Nei primi due giorni discreta adesione delle famiglie con figli tra 5 e 11 anni- Intanto le scuole - a parte il Gallio - hanno annullato le iniziative aperte a mamme e papà

Como

Quasi duemila in due giorni. Domenica si sono aperte le vaccinazioni anche per i bambini fra i 5 e gli 11 anni. Al momento, in provincia, hanno prenotato l’appuntamento per la somministrazione 1.959 persone. È l’ultima fascia ancora “scoperta” dai vaccini e, stando ai dati diffusi nelle ultime due settimane da Ats Insubria, una delle più colpite dal Covid.

Per la prenotazione la modalità è sempre la stessa: la piattaforma online della Regione, il numero verde, i portalettere e gli sportelli Postamat.

Intanto, il Covid si è portato via la recita scolastica di Natale. Appuntamento irrinunciabile per generazioni di bambini e genitori, la pandemia ha interrotto una tradizione tramandata da generazioni. Il motivo? Da una parte la preoccupazione legata alla risalita dei contagi, dall’altra parte il distanziamento, fondamentale soprattutto in questo periodo. Infine, è un modo per evitare possibili discussioni con i genitori contrari al vaccino o al Green pass: per entrare a scuola, infatti, è obbligatorio avere almeno un tampone negativo.

Fa eccezione il Gallio, che però può contare su un auditorium ampio. Per quanto riguarda le regole d’accesso per lo spettacolo previsto per venerdì, la scuola ha interpretato le norme in maniera restrittiva, così da incrementare il livello di sicurezza. Così, per i genitori è obbligatorio avere il vaccino.

Niente open day

«Per ora abbiamo deciso di sospendere le attività – spiega invece la preside dell’istituto comprensivo Como Centro Valentina Grohovaz – non si tiene il saggio di Natale e, allo stesso modo, abbiamo scelto di non svolgere gli open day in presenza». Il motivo è precauzionale e legato al distanziamento. «Per quanto riguarda i colloqui con i genitori – aggiunge la dirigente – si tengono in presenza solo in alcuni casi particolari. Anche io ricevo su richiesta solo per determinate esigenze. Altrimenti, utilizziamo le piattaforme oppure il telefono. Devo dire che, in linea generale, alle famiglie non è spiaciuto. Per certi versi, è più semplice organizzarsi per trovare il momento giusto».

Anche all’istituto comprensivo Como Rebbio non si terrà la consueta recita. «Insieme col mio staff abbiamo fatto una riunione – spiega la preside Daniela De Fazio – e abbiamo deciso che le feste di Natale si terranno in classe e ognuno resterà all’interno del proprio gruppetto. Si consumerà una merenda portata da casa e giocheranno a tombola. Pur avendo aule ampie, abbiamo optato per giochi con poco movimento». Le famiglie non saranno presenti alle iniziative: «Gli alunni prepareranno dei video – continua De Fazio – e li condivideranno con le mamme e i papà».

La circolare

Le regole da adottare per le recite di Natale sono state introdotte da una circolare ministeriale del 7 dicembre. «Per lo svolgimento delle attività teatrali in ambito didattico per gli studenti – si legge – si applicano le disposizioni relative allo svolgimento delle attività didattiche». Tradotto: gli alunni non devono avere il Green pass. Discorso diverso per le famiglie: «Rimangono fermi gli obblighi in materia di certificazione verde a carico di tutti i soggetti esterni coinvolti a diverso titolo nello svolgimento delle attività e nelle relative rappresentazioni – continua il documento - ivi inclusi i familiari degli studenti».

Quindi mamme e papà potranno entrare a scuola se in possesso almeno della certificazione base, ottenuta con un tampone negativo.A. Qua.

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