Vaccini, terza dose per (quasi) tutti
A dicembre il via per 187mila over 40

Moratti: «Proteggiamo i più fragili» - Il dato si riferisce alla platea complessiva dei vaccinabili - Ma non tutti avranno ricevuto la seconda da 6 mesi

Si allarga la platea di coloro che potranno ricevere la terza dose di vaccino: dal primo dicembre il via riguarderà anche chi ha tra i 40 e i 60 anni. Nel Comasco, questo si traduce in una platea (ipotetica, in quanto non tutti si sono sottoposti alla vaccinazione primaria) pari a 187.334 (di cui 87.942 hanno tra i 40 e i 49 anni).

A ieri, intanto, le terze dosi somministrate in tutta la provincia hanno raggiunto quota 31.589. Di cui 24.670 somministrazioni per gli over 60 e 18.360 per gli over 80.

L’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti, guardando verso il territorio lariano, ha ricordato: «La campagna per la terza dose sta procedendo, dando la priorità alle persone più fragili». Cristallizzando i dati alla giornata di ieri, «il 37% degli over 60 che sono vaccinabili, cioè che hanno concluso il ciclo vaccinale da almeno 180 giorni, sono stati vaccinati con la terza dose». L’assessore regionale ha poi assicurato: «Nelle Rsa, entro metà mese, si dovrebbe concludere la somministrazione della terza dose per gli ospiti delle strutture».

Non meno importante, soprattutto in questo periodo, l’andamento della campagna vaccinale antinfluenzale, che conta già 500mila somministrazioni in tutta la Regione. Tra cui, ricorda Moratti, 37mila dosi nel Comasco. «Il mio invito - rimarca l’esponente dell’esecutivo - è di aderire alla campagna vaccinale per la terza dose e all’antinfluenzale per le categorie previste dal sistema sanitario». Da qui l’appello: «Proteggiamo i più fragili, proteggiamoci».

Il ministro della Salute Roberto Speranza, ha annunciato alla Camera, durante il question time, l’estensione della campagna vaccinale per la fascia di età che va dai 40 ai 60 anni. La linea di partenza, per la somministrazione della dose “booster” è fissata per il primo dicembre. Ma è possibile accedere a quest’ultima fase della campagna di immunizzazione solo se sono trascorsi 180 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario (che prevede la doppia dose). Il ministro ha definito questa terza somministrazione come «assolutamente strategica».

Comunque, anche se si allarga il numero di coloro che potranno essere sottoposti alla ulteriore somministrazione, attualmente in Lombardia non è prevista la riapertura dei grandi hub come durante la prima fase. Infatti, dal Pirellone si evidenzia come si tratti di un’unica ulteriore dose (mentre, appunto, prima era “doppia”). Inoltre, gli appuntamenti sono “scaglionati” in base alla data in cui è stato completato il ciclo vaccinale primario. È però previsto un ulteriore sforzo sul fronte delle vaccinazioni, con l’incremento dei posti “disponibili” dagli attuali 36mila circa in tutta la regione a 40mila.

Infine, ma non meno importante, sono in campo anche le farmacie.

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