Vaccini, una beffa tutta comasca
Gli altri sono ripartiti, noi restiamo al palo

Nonostante l’ok ad AstraZeneca, zero le dosi somministrate ieri nel territorio della provincia. Asst: «Solo prudenza, per evitare disagi». Oggi il via

A Como le vaccinazioni con AstraZeneca non sono ancora ripartite.

Dopo il via libera delle autorità europee e nazionali anche il premier Mario Draghi giovedì sera aveva annunciato «con AstraZeneca si riparte venerdì». Non solo, il vice presidente della Regione Lombardia Letizia Moratti in un lungo comunicato aveva spiegato che «le vaccinazioni con Astrazeneca potranno riprendere a partire dalle 15, pertanto tutti i soggetti che hanno ricevuto la convocazione dopo le 15 sono confermati».

Insomma tutti pronti a ripartire velocemente.

Ieri però a Como in via Napoleona le vaccinazioni con AstraZeneca non sono ripartite. Sono invece riprese le vaccinazioni alle categorie esposte con AstraZeneca per esempio negli ospedali di Lecco, del monzese ad esempio Vimercate. Non però in tutti i centri vaccinali di Milano città, anche se nella larga maggioranza. Anche a Sondrio niente somministrazioni. Perché?

La Regione già da giovedì sera spiegava che gli appuntamenti di ieri per AstraZeneca non potevano per forza di cose essere tanti, al Pirellone speravano che l’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, non ci mettesse tanto tempo e desse un via libera più immediato dopo la decisione presa a livello europeo.

Sempre dalla Regione spiegano che inoltre i centri vaccinali iniziando a lavorare al mattino alle 15 sono già a metà giornata e c’è bisogno di altri turni, di distribuire e preparare le dosi, non sono insomma operazioni immediate. È un fatto che comunque agli annunci non corrispondano i fatti. Si promette un’accelerazione ed operativamente si tira il freno. Non sono state fornite posizioni e spiegazioni formali da parte della Regione ed in particolare dell’assessorato al Welfare. Le agende sempre secondo i vertici regionali vengono predisposte sulla base della disponibilità dei centri vaccinali. A tal proposito l’Asst Lariana che organizza nel concreto le vaccinazioni a Como e provincia fa sapere che «arrivato il via libera ad Astrazeneca, Asst Lariana ha provveduto ad organizzare la ripresa dell’attività vaccinale. Al fine di ottimizzare la gestione del recupero delle giornate perse, si è provveduto a definire un nuovo calendario con sedute aggiuntive. Asst Lariana ha pertanto trasmesso ad Aria, il sistema regionale, la propria disponibilità ad effettuare, a partire dalla giornata di domani, 700 somministrazioni al giorno di Astrazeneca, con un aumento di oltre 200 somministrazioni al giorno. Gli ambulatori dedicati di via Napoleona saranno attivi tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle 8.30 alle 19.30. Aria sta provvedendo a caricare i nominativi».

Quanto a ieri, però, spiega sempre l’ex azienda ospedaliera che «in via prudenziale si è ritenuto più sicuro partire sabato con la riprogrammazione delle sedute e aumentandole. Anche nell’ottica di minimizzare il disagio delle persone convocate, e dare loro più tempo di organizzarsi».

Il blocco imposto ad AstraZeneca, per delle presunte reazioni avverse tutte da dimostrare, a Como ha fatto saltare circa 1.600 appuntamenti assegnati soprattutto agli insegnanti. A questo numero bisogna aggiungere le somministrazioni in calendario per ieri, 350 circa lo stesso giorno della scorsa settimana.

Tutti questi appuntamenti saltati verranno messi in coda nei prossimi giorni alla fine degli ambulatori sempre dedicati ai vaccini AstraZeneca sperando di recuperare presto il terreno perduto. Detto che la campagna vaccinale in Lombardia non corre veloce e che Como è tra le province più in ritardo.

Siamo al 3,3% dei comaschi che hanno ricevuto le due dosi del vaccino. Perché, si difendono la Regione e i vertici ospedalieri, inizialmente la distribuzione di Pfizer ci ha visti penalizzati a fronte dell’alto numero di anziani e residenti nelle Rsa.

Ma anche perché, è evidente, ci sono dei limiti organizzativi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA