Vaccino influenzale, che caos
Esclusi in 66mila e arrivano i privati

Prime offerte dai gruppi sanitari privati a fronte della mancanza delle dosi necessarie per tutti - La Regione: basteranno comunque per i più fragili

La Regione ha annunciato un mese fa l’avvio della campagna vaccinale antinfluenzale, eppure i medici di famiglia aspettano ancora la consegna della maggior parte delle dosi. Comunque vada il vaccino non sarà di sicuro disponibile per tutti, anche una quota degli anziani e dei pazienti fragili resterà senza.

Nel frattempo i privati si stanno attrezzando.

Il gruppo San Donato, proprietario di villa Aprica, offre a 65 euro la vaccinazione. Chiamato ieri mattina il presidio di via Castel Carnasino l’operatrice ha proposto un appuntamento tra le 12 e le 13. Anche Salus, il centro medico che ha più sedi nel Comasco, risponde ai clienti che «non appena sarà possibile incominciare l’avviseremo». Sono diverse le strutture private che evidentemente hanno acquistato dal mercato delle dosi o sono riuscite a reperirle per la libera vendita

Al contrario la Regione, nonostante diversi bandi, non dispone del numero di dosi auspicato. Alle farmacie con ogni probabilità da metà dicembre non resteranno vaccini da dare ai clienti.

La Regione annunciando un mese fa l’avvio della campagna ha spiegato che dispone comunque di un numero di vaccini influenzali sufficiente per difendere una ampia fascia della popolazione. Partendo da anziani, fragili, bambini e sanitari. È vero che gli anni scorsi il vaccino nel Comasco lo faceva circa un 50% di questi soggetti, mentre tra gli individui sani in età lavorativa il tasso di adesione era scarsissimo. Questo però è un anno delicato, c’è il Covid. Non prendere l’influenza vuol dire non fare confusione con la diagnosi ed evitarsi quarantene e complicanze peggiori

Sempre stando a quanto ha spiegato la Regione a metà ottobre l’obiettivo è vaccinare il 75% degli over 65, un compito tutto sulle spalle dei medici di famiglia, il 75% dei bambini fino ai 6 anni, con l’aiuto dei pediatri e l’80% dei malati fragili e delle donne in gravidanza tramite ospedali. Hanno diritto per ultimi al vaccino anche le persone tra i 60 e i 64 anni, il target è il 50%. «La vaccinazione per loro sarà valutata a campagna in corso – così ha comunicato l’Ats Insubria ai sindacati - in seguito all’esaurimento dell’offerta per gli over 65 in relazione alle dosi di vaccino a disposizione».

Nella nostra provincia in totale ci sono 229mila persone che avrebbero diritto al vaccino. Il traguardo che la campagna antinfluenzale si pone è vaccinare circa 163mila comaschi. Fatti anche i conti dunque, anche viste le dosi a disposizione, non verranno raggiunti dalla vaccinazione circa 66mila comaschi.

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