Valduce, ecco i soldi: partono i lavori
per il pronto soccorso

Sanità Da Roma il via libera e 10 milioni per il progetto. Enoc: «Scelta coraggiosa che servirà a tutta la città»

Alla fine il nuovo Pronto soccorso del Valduce si farà: la Congregazione che regge le sorti dell’ospedale ha sciolto la riserva.

La procuratrice speciale Mariella Enoc parla di «scelta coraggiosa», per concretizzare «un obiettivo che credo davvero possa servire alla città di Como e ai comaschi». L’annuncio dell’avvio del progetto risale a marzo 2023. Da allora l’ospedale ha superato l’iter burocratico con l’appoggio del Comune e la collaborazione di enti come l’Ats. Già durante la scorsa estate erano stati eseguiti i sopralluoghi per verificare la possibilità di far accedere le ambulanze da via Dante, nella nuova palazzina che sorgerà in parte sul parcheggio esistente dal lato di via Ferrari. Quindi la chiusura del progetto con i vari permessi arrivati verso fine anno. Da allora però si era aperta una fase di stallo, del resto l’investimento di partenza per realizzare la nuova struttura è ingente, nell’ordine dei dieci milioni di euro. Per la Congregazione delle suore infermiere dell’Addolorata, le religiose da sempre presenti in città accanto ai malati, si è trattato di fare una scelta cruciale.

Anche l’ortopedia?

«Ma durante l’ultimo consiglio a Roma la scelta è stata fatta e penso sia coraggiosa – spiega Enoc –. Adesso noi siamo pronti, abbiamo tutte le carte e i documenti e possiamo andare in appalto. Occorre trovare una ditta che oltre a garantire capacità e qualità possa anche terminare i lavori in maniera abbastanza rapida, l’auspicio da fine 2024 è circa un anno e mezzo. Sopra al nuovo Pronto soccorso con accesso dalla camera calda costruiremo anche una serie di ambulatori per la diagnosi, così da completare la nostra offerta». Per poi avviare un dialogo con la Regione per ipotizzare l’apertura di altri servizi, ad esempio una ortopedia per poter curare traumi e fratture che comunque già oggi arrivano alle porte del Valduce. Un presidio nel cuore della città a pochi passi dal lago che vanta anche un punto nascite.

Cosa dicono i numeri

Il progetto del nuovo Pronto soccorso nasce da un’esigenza antica, gli spazi del reparto attuale in via Santo Garovaglio sono sottodimensionati, sono organizzati in una maniera ormai superata. L’esigenza però è anche quanto mai presente, per i pazienti in tempo di liste d’attesa il Pronto soccorso è sempre più il primo accesso alle cure, un riferimento su cui si accavallano bisogni di cura e richieste d’aiuto e che però è gravato da code e attese. Dunque dando all’emergenza urgenza una nuova casa il Valduce confida di poter meglio assistere la popolazione, senza inseguire specialità più remunerative e semplici da gestire.

All’anno il Pronto soccorso del Valduce conta circa 24mila accessi, circa il 95% dei ricoveri nell’area medica arriva dall’emergenza. Due anni fa, chiusa la pediatria, si era molto ridimensionato il servizio di Pronto soccorso pediatrico. Il reparto d’urgenza, pur avendo sempre bisogno di sanitari, può contare sulla nuova primaria Anna Natalizi e su una turnistica interna a supporto per la copertura delle notti. Internamente, compresa la sede di Villa Beretta, l’ospedale ha a disposizione 310 posti letto, il tasso di occupazione è vicino al 98%. Negli ultimi tre anni, archiviato definitivamente il risanamento dei bilanci, il Valduce ha rinnovato le sale operatorie, l’accettazione, ricavando nelle ali vecchie e non utilizzate nuovi ambulatori e sportelli.

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