Cronaca / Como città
Venerdì 03 Gennaio 2025
La promessa: «Via del Dos operativa entro due anni»
Cantieri Stanziati 640mila euro per il rifacimento degli impianti e per il consolidamento delle vasche - Il sindaco: «Trasformeremo l’impianto in un quartiere da dedicare alle persone più fragili»
Una riqualificazione totale del centro di via del Dos da ultimare entro i prossimi due anni e mezzo e con un investimento del valore di 640mila euro. E a realizzarla, senza bisogno di gare e altre procedure burocratiche, sarà il gruppo di società che oggi ha l’appalto per la gestione dell’energia (iniziato nel 2017) che, dal 2022, ha assunto la denominazione di Astolia.
La giunta di Palazzo Cernezzi ha rivisto il piano di opere complementari che per diverse ragioni non sono state eseguite nel corso degli anni perché magari realizzate nell’ambito di altri cantieri o non più necessarie e ne ha indicate altre. Tra queste figura proprio la struttura di Lazzago chiusa dall’estate del 2022 e finita da allora più volta al centro delle polemiche e del dibattito cittadino.
Le ragioni della chiusura
«L’immobile – si legge nella relazione - presenta importanti criticità e carenze sotto l’aspetto energetico, sia le strutture opache che i serramenti causano considerevoli perdite di calore dovute alle loro scarse proprietà isolanti. Anche le vasche e gli impianti evidenziano rilevanti segni di usura e deterioramento che richiedono puntuali interventi di manutenzione. Tutte queste condizioni hanno portato alla scelta di chiudere ed interdizione all’uso di tutti gli spazi. Sono quindi necessarie opere di riqualificazione principalmente sotto l’aspetto energetico, ma anche edili ed impiantistiche col fine di ripristinare la sicurezza strutturale e la durabilità e permettere di rendere nuovamente fruibile e ripristinare l’uso dell’immobile».
Nella ristrutturazione prevista, che verrà ora progettata e realizzata da Astolia, viene espressamente spiegato che i lavori hanno l’obiettivo del «ripristino della fruibilità delle piscine e l’ottenimento dell’agibilità dell’immobile». In particolare per l’ambito energetico si agirà sull’involucro edilizio e sugli impianti tecnologici mentre le opere di risanamento strutturale e statico riguarderanno il consolidamento e il ripristino delle due vasche. La parte edile comprende il rifacimento delle pavimentazioni dell’area vasche e nuovi spogliatoi e infine, per quanto riguarda la riqualificazione tecnologica, è previsto il rifacimento parziale degli impianti delle due vasche e totale di quello idrico e di riscaldamento delle aree vasche e spogliatoi. «Pochi giorni dopo l’insediamento – commenta il sindaco Alessandro Rapinese - abbiamo affrontato come promesso il tema di via del Dos ed è emerso che era marcio. Da allora, come abbiamo fatto e stiamo facendo per tutti gli altri temi nel silenzio più totale e senza fuochi d’artificio, abbiamo cercato soluzioni e sono contento che nell’ultima giunta del 2024 si è dato il via alla ristrutturazione di quel polo per noi fondamentale. Ricordo a tutti che l’Uta (unità trattamento aria, ndr) l’abbiamo già sistemata e ora seguiranno tutte le opere di consolidamento statico di contenimento energetico e tutto ciò che servirà per trasformare via Del Doss in un quartiere da dedicare alle nostre persone più fragili».
Il primo cittadino parla anche di tempi, che dovrebbero essere contenuti nei due anni. «Sempre nel silenzio più totale – conclude - sono già partiti i lavori al Cdd e, ragionevolmente, per fine mandato Como diventerà l’eccellenza del settore. Al termine dei lavori, come deve essere nei Paesi civili, ci sarà un’opportuna e trasparente selezione dell’operatore che lo gestirà e, nel frattempo, stiamo mettendo a posto la baracca».
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