Cronaca / Como città
Mercoledì 13 Luglio 2022
Via i bus da piazza Roma e test a sant’Agostino: i primi interventi del neo assessore Colombo
I nuovi assessori/ 3 Intervista a Enrico Colombo, deleghe a Cultura, Urbanistica, Mobilità e Trasporti, Marketing territoriale, Eventi e Turismo.
Laureato in Architettura, 33 anni, già segretario della Società Archeologica Comense e super tifoso del Como, è stato scelto da Rapinese per occuparsi di deleghe che vanno dal mondo della Cultura e del Turismo a quello dell’Urbanistica e Mobilità.
L’intervista a Enrico Colombo, insieme a quelle a Nicoletta Roperto e Michele Cappelletti, fa parte di una serie di interviste realizzate da La Provincia con i nuovi assessori della giunta Rapinese: per leggerle integralmente è necessario essere registrati. Lo si può fare velocemente e in modo gratuito cliccando qui.
Partiamo dall’Urbanistica. Tante zone dismesse recuperate con i privati, in primis supermercati. Quale sarà la linea che seguirete?
Per i prossimi anni si ascolteranno i privati su interventi di loro competenza, la porta in faccia non si chiude mai a nessuno. Dovranno seguire ovviamente anche gli interessi dell’amministrazione, innanzitutto sulle aree dismesse. Como ne ha un sacco e si cercherà di agevolare il più possibile il recupero di queste aree.
Per evitare il consumo di suolo?
Esatto.
Ci sono progetti depositati, ad esempio quello per l’ex Lechler di Ponte Chiasso.
Non l’ho ancora visto, ma quella zona è cruciale.
Mobilità significa anche parcheggi e aree di sosta. Quale sarà il primo, nuovo, ad essere realizzato?
Il primo intervento sarà togliere i bus turistici e le corriere da piazza Roma e stiamo pianificando la sperimentazione del nuovo piano del traffico per l’area di Sant’Agostino (inversione del senso di marcia in via Foscolo, riapertura al traffico di via Fiammenghino, ndr). Poi pianificheremo con il dirigente gli interventi proposti in campagna elettorale.
Ha citato il piano del traffico. Terrete quello approvato dalla giunta Landriscina, quindi?
Manterremo quello portato avanti dall’ amministrazione uscente e per alcune zone nevralgiche, ad esempio Sant’agostino, vogliamo sperimentarne l’efficacia .
Parcheggi intende i ex Stecav e Ticosa su tutti?
Esattamente.
E tornando a piazza Roma, via anche i bus di linea?
Quelli di linea che attraversano piazza Roma, sbucano in piazza Cavour e poi via Cairoli, non transiteranno più da lì.
Lei ha anche la delega alla Cultura. Farà davvero le visite guidate per i comaschi?
In occasione dei musei aperti ci dedicheremo ogni volta a un monumento. Lo faremo la prima domenica del mese, vedremo se iniziare con settembre o ottobre.
Musei che però oggi sono in gran parte chiusi per problemi strutturali. Come si deve intervenire?
Non sono solo problemi strutturali del manufatto, ma c’è anche la questione della collezione e dei depositi che vanno stoccati da altre parti. Serve un processo organizzativo. Sui musei faremo un unico intervento con un concorso internazionale di architettura mirato anche al recupero dell’ex bocciofila e alla Torre San Vitale con i giardini pensili.
Questo vuol dire che la mostra delle monete d’oro romane si dovrà rinviare ancora?
No, perché lo spazio delle Orfanelle va per la sua strada. Chi mi ha preceduto ha fatto un lavoro egregio da questo punto di vista e noi ne beneficeremo.
Cosa ne pensa delle grandi mostre inventate a Como da Gaddi?
Sergio l’ho definito più volte il mio mentore, non solo per il lavoro che ha fatto come assessore, ma per il grande merito che ha avuto di tirarci fuori dal provincialismo con le sue grandi mostre. Villa olmo resterà un polo espositivo, quando stileremo il calendario degli eventi per l’anno nuovo vedremo se riusciremo a portare una mostra.
Nel binomio grandi nomi e tanti visitatori o eventi più di nicchia, ma con pochi biglietti staccati, cosa sceglie?
Possibilmente entrambi perché le grandi mostre servono anche come specchietto per allodole, consentendo di valorizzare l’offerta museale e di portare turismo. Adesso, purtroppo, è un po’ zoppa con i poli museali chiusi.
Il flop della gara per gli eventi estivi è la sua prima grana. C’è possibilità di riuscire ad organizzare qualcosa?.
Tramite nostri contatti stiamo sondando le disponibilità. Il calendario non gioca certo a nostro favore, anche perché gli artisti hanno le loro date congelate. Promesse da marinaio non ne facciamo, ma sotto traccia ci stiamo muovendo.
Turismo. Gli albergatori hanno chiesto di decidere insieme la ripartizione tassa di soggiorno (promozione, eventi, arredo e servizi per la città=. Li incontrerà?
L’agenda adesso è abbastanza fitta. Ci terrei a incontrarli a bocce ferme perché questa stagione estiva ormai è andata, ma la prossima va impostata e pianificata in anticipo, da dopo le ferie.
Infopoint. Il servizio per i visitatori resta al Broletto o cambierà ancora posto?
Resta lì. In tutte le città italiane è in pieno centro, a Ravenna ad esempio, l’hanno anche loro al Broletto.
Come ha conosciuto Rapinese?
Indirettamente, tramite Anzaldo. Poi un mio amico e sostenitore da tempo mi diceva di conoscerlo perché, secondo lui, siamo due persone che possono far bene. L’ho contattato e ci siamo visti nel suo studio. Abbiamo bevuto un caffé e da cosa nasce cosa.
Lei ha tante deleghe importanti e diverse tra loro. Come affronterà questa sfida?
Con molta serenità perché abbiamo una squadra valida. Potrò contare sull’esperienza di Alessandro e su dirigenti di prim’ordine. Non sono da solo, non siamo da soli, ogni scelta è condivisa. Metteremo un piede dietro l’altro.
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