Via Palestro, casa saccheggiata: «Entrati in pieno giorno»

Il furto Ladri al primo piano di una palazzina: «Asportata la serratura». Via i preziosi appartenuti ai nonni

Un furto in casa in pieno giorno, messo a segno tra le 10 e le 15 di lunedì, in una delle zone più “calde” della città di Como. Nell’appartamento finito nel mirino dei ladri vivono una giovane donna di 23 anni, i suoi genitori, entrambi sulla cinquantina, e il fratello. La famiglia abita al secondo piano di un palazzo in via Palestro .

«I ladri - racconta la ragazza - hanno certamente agito nella fascia tra le 10 di mattina (orario in cui mio padre è uscito di casa per ultimo) e le 15 del pomeriggio, quindi in pieno giorno, alla luce del sole. Quando sono tornata dal lavoro, intorno alle 15, ero con mia madre. Arrivate sul pianerottolo non abbiamo notato nulla, poi però quando abbiamo infilato la chiave nella toppa, la porta non si apriva». In quel momento il cilindro della serratura si è staccato e le due donne hanno realizzato che qualcosa non andava. Hanno chiamato i Vigili del fuoco per riuscire a sbloccare la porta, che si è aperta su uno scenario caotico.

Armadi svuotati

In ogni stanza dell’appartamento regnava la confusione: armadi svuotati di tutto il contenuto, oggetti per terra e scatole aperte. «Non c’erano soldi in casa, solo un barattolo con delle monete... saranno stati forse 20 euro in tutto. Forse per quello, convinti che ci fossero altri valori nascosti, i ladri hanno messo tutto per aria. Volevano trovare a tutti i costi qualcosa da rubare». E ce l’hanno fatta: dalla casa infatti mancano i gioielli dei nonni.

La famiglia derubata condivide il pianerottolo con altri due appartamenti che però, al momento del furto, erano vuoti perché i vicini sono in vacanza. Il fabbro rivelerà poi che, delle tre porte del pianerottolo, la loro era quella con la serratura più facile da manomettere.

Via Palestro è una delle vie della città spesso al centro delle cronache per operazioni di polizia contro lo spaccio e per l’ordine pubblico. La sicurezza in questo quartiere è stato uno dei grandi temi della scorsa campagna elettorale. «Non mi sono mai sentita sicura in questa zona della città - racconta ancora la ragazza - C’è un bar all’angolo che alla sera è frequentato da personaggi dall’aria poco raccomandabile».

La “zona rossa”

Che l’area tra via Palestro e via Anzani non sia sicura non è certo una novità: nel corso degli ultimi anni sono stati numerosi gli episodi di delinquenza avvenuti nella zona. Risale a pochi giorni fa il caso di un giovane di 21 anni residente a Lipomo, aggredito da due coetanei, una decina di giorni fa una donna ha raccontato di essere stata vittima di un’aggressione sessuale proprio da queste parti.

«Vivo qui da cinque anni e la sera dopo il lavoro ho paura di tornare a casa», dice ancora la giovane vittima del furto. Non solo paura ma anche amaro in bocca: «Si sa che quella di via Palestro non è una zona sicura. Non è giusto che delle persone che lavorano tutto il giorno debbano tornare a casa e trovarsi vittime di un furto».

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