«Via Paoli, pronti a intervenire se sarà caos»

Il Comune L’assessore: «Per ora il progetto non è modificabile perché non l’abbiamo approvato noi. Ma sicuramente vigileremo sui nuovi semafori e in caso di criticità apporteremo correttivi alla viabilità»

A Palazzo Cernezzi si dicono pronti a intervenire se, una volta realizzata la nuova viabilità connessa al punto vendita a marchio Eurospin in fase di costruzione sulle ceneri della ex Landini (è previsto un incrocio con tre semafori oltre a variazioni sulla segnaletica orizzontale con corsie riservate e svolte obbligate, ma anche una rientranza per la fermata del bus in modo da eliminare quella molto pericolosa di fronte al liceo) le ripercussioni sul traffico saranno tali da richiedere modifiche.

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Per il momento, chiariscono da Palazzo Cernezzi, non è possibile intervenire poiché c’è una convenzione firmata tra il Comune e il privato e non ci sono elementi nuovi rispetto a quando era stato dato il via libera dalla giunta Landriscina, nel febbraio del 2021. Il cantiere entrerà nel vivo nei prossimi mesi poiché l’obiettivo (bisognerà vedere se sarà rispettato o se ci saranno slittamenti in avanti) del privato è quello di arrivare all’apertura del punto vendita entro la fine dell’anno.

Durante la fase istruttoria, negli anni scorsi, era arrivata un’unica osservazione da parte dei condomini di fianco al passaggio della strada che verrà creata per collegare via Paoli a via Scalabrini. Ad ogni modo la viabilità in quella zona è osservata speciale anche perché a Palazzo Cernezzi da qualche mese è stata avviata un’analisi per rivedere il percorso tra le rotonde di San Rocco e di via Giussani con la possibilità di trasformare piazza Camerlata in una grande rotatoria.

«Stiamo parlando di atti approvati dalla precedente amministrazione e non possiamo che prenderne atto – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Maurizio Ciabattoni in merito al progetto Eurospin -. Sicuramente vigileremo le conseguenze e, in caso di criticità, interverremo».

Molto duro era stato nelle scorse ore il vicepresidente dell’Acus (Associazione civica utenti della strada), l’architetto Giuseppe Tettamanti, che aveva parlato di «rischio paralisi» e si era detto «molto preoccupato per l’intervento poiché innanzitutto non mi convince la concentrazione di semafori in un tratto molto breve, cosa che sicuramente creerà degli intasamenti di traffico. Già oggi si soffre la situazione di via Badone e le cose peggioreranno ulteriormente».

Dal canto suo l’ex assessore a Urbanistica ed Edilizia privata Marco Butti che presentò in giunta il piano dei privati interviene dicendo: «Premesso che l’intervento non è mai stato nascosto e che, quindi, si sarebbe potuti intervenire all’epoca, credo che se il tema è quello dei semafori si possano rivedere, nelle more di una modifica alla convenzione. Tutto è stato autorizzato dal punto di vista tecnico e amministrativo e ricordo però che quel progetto permetterà, per la prima volta, di mettere in sicurezza gli studenti del liceo scientifico con un’ansa dedicata alla salita e alla discesa dai bus. Se poi servono modifiche, questo andrà valutato anche sotto il profilo amministrativo con un’eventuale revisione dell’accordo».

Il punto specifico che desta le preoccupazioni maggiori è il semaforo che verrà posizionato subito dopo la curva di via Badone in direzione Grandate: delle due corsie attuali, infatti, quella a destra sarà riservata a chi va verso la Ca’ Morta mentre quella verso il centro della carreggiata sarà solo per la svolta a sinistra nella nuova strada per via Scalabrini e il supermercato. Qui potrebbero crearsi code e rallentamenti con ripercussioni sulla Varesina e a Camerlata.

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