Il caso di via San Bernardino: la richiesta di approfondimenti fatta all’Aler è legata ai pannelli anti rumore

Camerlata In via San Bernardino infiltrazioni e amianto nei tubi di scarico. Ma il Comune aveva chiesto ad Aler il trasloco per la querelle sui pannelli

Alla fine «la mancanza di salubrità» nelle case Aler (ex patrimonio immobiliare del Comune) che porterà al trasloco dei residenti dei civici 32 e 32a di via San Bernardino da Siena, a Camerlata, non è direttamente legata alla scomparsa dei pannelli fonoassorbenti, come suggerito in consiglio comunale dalle minoranze (per la precisione da Patrizia Lissi, del Pd). Ma l’ispezione Aler che ha portato al provvedimento, notificato ai residenti nei giorni scorsi, è connessa a doppio filo con la vicenda dei pannelli rimossi durante la costruzione del parcheggio per la stazione unica di Camerlata nel 2022, e che l’Arpa ha detto al Comune di rimettere.

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La richiesta del Comune

E infatti quando Palazzo Cernezzi ha iniziato a interloquire con Aler in merito alle palazzine di via San Bernardino da Siena, la richiesta notificata all’Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale la scorsa primavera era di provvedere allo spostamento dei nuclei famigliari in quanto quelle palazzine avevano necessità della schermatura con pannelli fonoassorbenti, ma che quell’intervento era eccessivamente oneroso per le casse comunali. Per comprendere meglio la questione, è necessario riavvolgere il nastro addirittura ai tempi della costruzione della Pedemontana, quando un gruppo di cittadini aveva ottenuto per tramite della Regione l’installazione di alcune barriere acustiche contro il rumore del traffico che - per via della nuova strada - sarebbe inevitabilmente aumentato. Dopo qualche anno, sotto la precedente amministrazione comunale, per realizzare la corsia d’accesso al parcheggio della stazione di Como Camerlata, i pannelli che proteggevano i residenti di via San Bernardino da Siena vennero tolti e mai più rimessi. Di fronte all’indisponibilità dell’amministrazione di provvedere, i residenti si sono rivolti all’Arpa i cui tecnici hanno decretato la necessità di ripristinare le barriere acustiche: «Sulla base delle risultanze, si segnala il superamento dei limiti diurni e notturni da parte dell’infrastruttura stradale nei confronti dello stabile di via San Bernardino da Siena 32». Sono passati due anni, ma dei pannelli nessuna traccia.

I guai delle palazzine

E così la scorsa primavera il Comune ha scritto ad Aler - a cui meno di un anno prima aveva ceduto la gestione del patrimonio comunale di edilizia residenziale pubblica - per chiedere lo spostamento delle famiglie in quanto la schermatura fonoassorbente da garantire era troppo onerosa per le casse di Palazzo Cernezzi.

Solo successivamente, dopo l’ispezione da parte dei tecnici dell’Aler, è emersa anche «la mancanza di salubrità» denunciata in consiglio comunale dal sindaco Alessandro Rapinese. Sono state rilevate infiltrazioni dal tetto, avvallamenti nei pavimenti, impianti ormai obsoleti e pure la presenza di amianto nei tubi di scarico.

Da qui la lettera ai residenti: dobbiamo trasferirvi. «Ma noi, da qui, non vogliamo andare via: non ci manca nulla».

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