Cronaca / Como città
Martedì 21 Gennaio 2020
Viaggio nell’impianto di Muggiò
La piscina resta chiusa un altro mese
Il Comune: una settimana per riparare la perdita. Poi saranno necessarie ulteriori verifiche. Ma se ci saranno intoppi si rischia lo stop fino a giugno
Le pareti sono state ridipinte da poco: bianco all’interno della piscina, azzurro all’ingresso. L’orologio digitale continua a scorrere, ma lì il tempo si è fermato all 30 giugno scorso. La vasca è completamente vuota e pulita, come pure i pavimenti. “La Provincia” ha chiesto di entrare nell’impianto di Muggiò, chiuso ormai da sette mesi con tutti gli strascichi di disagi e proteste per centinaia di atleti.
Pareti appena dipinte
Le pareti esterne sono sostenute dalle impalcature, le vetrate sono rotte dalla scorsa primavera e non sono mai state sostituite e il soffitto (dopo essere in parte crollato) è ora protetto da maxi reti. Tutto è deserto. La vasca olimpionica con la parte più profonda riservata ai sub è desolatamente vuota e, anche ammesso che venga risolto il problema della perdita d’acqua, serviranno almeno dieci giorni per riempirla di nuovo e per scaldarla.
L’aggiornamento che arriva da Palazzo Cernezzi è scarno: «I lavori per la riparazione della perdita alla tubazione della vasca principale della piscina di Muggiò - hanno fatto sapere dal Comune - saranno completati entro la settimana corrente. Terminata questa riparazione si procederà a verificare l’esistenza di altre perdite». A questo punto l’unica certezza riguarda i prossimi giorni con la conclusione del cantiere per risolvere la perdita d’acqua entro la fine della settimana. Ma i guai, a Muggiò, sembrano essere senza fine. Se non ci saranno altri intoppi si procederà a riempire nuovamente la vasca (operazione che richiederà due giorni di tempo) a cui seguirà almeno una settimana per il riscaldamento attraverso la rete del teleriscaldamento che già nelle scorse settimane ha presentato più di un problema. Dopo l’ultimo svuotamento per tornare alla temperatura corretta c’era voluto più tempo del previsto proprio per la difficoltà nell’aumentare la temperatura (in media un grado al giorno).
In ogni caso - dopo la firma del nuovo contratto con la Federazione italiana nuoto - servirà il parere della commissione provinciale di vigilanza per avere il nulla osta all’utilizzo della vasca, dell’ingresso e degli spogliatoi. Tempi? A conti fatti un mese circa.
L’opzione peggiore
Qualora, invece, dovessero essere riscontrati ulteriori guasti la situazione difficilmente sarebbe risolvibile e, in quel caso, si prospetterebbe quasi certamente una chiusura a tempo indeterminato. Si parlerebbe di mesi e, questo, vorrebbe dire dare l’addio definitivo a qualsiasi ipotesi di riapertura per questa stagione sportiva con il rinvio di tutto a settembre. Da definire, però, se Fin firmerà comunque la convenzione oppure no. Se dovesse essere il Comune ad effettuare tutti i lavori di ripristino i tempi sarebbero infatti molto più lunghi a causa delle procedure burocratiche e dei tempi per le gare d’appalto. Insomma, solo dall’analisi del fondo della vasca di Muggiò si potranno avere delle risposte.
© RIPRODUZIONE RISERVATA