Villa Erba, il nuovo regolamento prevede un sorteggio per l’assegnazione agli enti degli spazi aperti

In consiglio Documento approvato in aula consiliare. Falanga (FI): «Non chiaro il funzionamento». Rapinese: «Evita prevaricazioni su Como»

Il nuovo regolamento per l’utilizzo del parco e dell’area dell’ex galoppatoio di Villa Erba in occasione delle aperture al pubblico è stato approvato anche dal consiglio comunale, dopo l’ok del Comune di Cernobbio, della Camera di Commercio e della Provincia (enti proprietari insieme al Comune di Como).

Un punto in particolare, contenuto nell’articolo 7, del regolamento ha destato però discussione nell’aula consiliare di Palazzo Cernezzi. L’articolo in questione prevede che «le richieste degli enti proprietari dell’area dovranno pervenire entro la fine di febbraio dell’anno in cui si intende fruire dello spazio desiderato. Entro il 30 marzo di quell’anno i soci fondiari si impegnano a incontrarsi a Villa Erba con l’assistenza del presidente e del direttore per la condivisione dei calendari al fine di valutare la possibilità di accordi sinergici per l’anno di riferimento». Nel caso in cui gli enti non riescano ad accordarsi «si procederà al sorteggio per ogni singolo evento».

Il consigliere Alessandro Falanga (Forza Italia) ha criticato questa modalità suggerendo che l’ideale sarebbe escludere dal sorteggio immediatamente successivo l’ente sorteggiato in precedenza, per evitare che venga nuovamente estratto e si aggiudichi l’area per due volte di seguito. Alla richiesta di chiarimento ha risposto il sindaco Alessandro Rapinese, la cui giunta aveva già approvato il regolamento. «Il sorteggio verrà usato solo se uno degli enti vorrà prevaricare sugli altri». Il riferimento fa ripensare alla disputa tra il Comune di Como e quello di Cernobbio per l’utilizzo dell’area durante il Natale. «Il sorteggio serve per evitare atteggiamenti che nel mio giudizio portavano a uno sminuimento del Comune di Como - ha aggiunto il sindaco -, come se qualcuno avesse più diritti su Villa Erba perché insiste sul suo territorio. Quando sono stato eletto mi sono trovato di fronte a una gestione da cui il Comune di Como era escluso. Sono grato al presidente Claudio Taiana che ha fatto un’ottima opera di mediazione proponendo questa soluzione che ha messo d’accordo tutti. Ora siamo in uno spirito di collaborazione che dovrebbe evitare di arrivare al sorteggio».

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