Villa Geno e Tempio, purtroppo ci risiamo: con il caldo tornano anche i tuffi vietati

Pericolo Giovani e giovanissimi ricominciano a tuffarsi all’ombra dei cartelli che lo vietano - Timori per nuovi incidenti, dopo la tragica estate del 2023. Attesa per i primi controlli

Il maltempo e le temperature non proprio estive, per lunghe settimane, hanno consentito di spostare in avanti il problema. Ma è bastato un primo minimo e non consolidato innalzamento delle temperature sulla città, forse anche in abbinata alla chiusura dell’anno scolastico, per riportare di moda i tuffi dai “trampolini” naturali di viale Geno e dalla spiaggetta sotto il Tempio Voltiano.

Se ne parla da molti anni, con il sopraggiungere della bella stagione. Spesso se ne parla – purtroppo – anche per episodi tragici di cronaca con annegamenti che si ripropongono anno dopo anno che ma che paiono non essere un valido deterrente per chi continua a frequentare le acque del lago, incurante infine – come ultimo deterrente – delle multe della polizia locale in quanto, non si fosse capito, i bagni in città sono vietati.

Le foto che sono giunte in queste ore, inviate da diversi cittadini, segnalano tuttavia che il problema si è riproposto anche per l’edizione 2024 dell’estate. Ed ovviamente, negli scatti, i punti immortalati sono proprio Villa Geno e la spiaggetta del Tempio Voltiano. In anticipo, tra l’altro, con quella che è l’entrata in vigore del protocollo che vede impegnata la polizia locale ma anche la Croce Rossa Italiana e l’Aerosoccorso con attività – da terra e da lago – per dissuadere i cittadini e i turisti dal tuffo nelle acque gelide del Lario. Protocollo che inizierà questo fine settimana – il 15 giugno – e che prevede appunto servizi di vigilanza lungo le rive che vanno da Villa Olmo a Villa Geno.

Ad oggi, occorre aggiungere, la polizia locale non ha ancora elevato sanzioni per i bagni del 2024, ma c’è da scommettere che le multe arriveranno già nei prossimi giorni. Inoltre, se n’era parlato nei giorni scorsi, da quest’anno gli agenti di viale Innocenzo opereranno anche con pattuglie in bicicletta che tra le loro funzioni (non esclusive) avranno anche il monitoraggio delle rive dai bagni proibiti, muovendosi dunque con maggiore facilità tra i parchi cittadini e la camminata che abbraccia il lago da una parte all’altra del centro.

Pattuglie che potranno senza dubbio muoversi con più rapidità rispetto a quelle appiedate, o con più disinvoltura rispetto alle moto e alle auto. La speranza è che tutto questo serva a disincentivare le persone da un bagno non consentito nelle acque di Como.

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