Villa Olmo, finita una parte del restauro ma ci sono piccioni ovunque: «Si sono affezionati al sottotetto»

Lavori pubblici La parte sul retro è pronta, emerge però un problema inatteso e curioso. Invasione di volatili nel sottotetto: non si allontanano, prende corpo la soluzione “creativa”

Il restauro della facciata sul retro di Villa Olmo è ormai praticamente finito ed è ora nella fase di assestamento (che durerà circa un mese), durante la quale vengono monitorate eventuali piccole crepe o anomalie in modo tale che possano essere sistemate prima della rimozione del ponteggio, ovviamente dopo l’ultimo sopralluogo della Soprintendenza.

Palazzo Cernezzi ha dovuto chiedere l’intervento dell’esperto

Ci sono però degli ospiti indesiderati che sembrano proprio non volersene andare: i piccioni. I volatili, nel corso degli anni, si sono infatti in qualche modo appropriati del sottotetto e molti di loro sono pure nati nella residenza di lusso e si chiedono quindi perché mai debbano abbandonarla essendo arrivati prima di operai e cantieri. Piccioni indubbiamente raffinati nella scelta dell’abitazione con vista lago e giardino. I primi tentativi per cacciarli non hanno dato esito e gli animali fanno di tutto per rientrare nel sottotetto. Per questo a Palazzo Cernezzi hanno anche interpellato un esperto che ha prospettato come soluzione definitiva il posizionamento degli antipiccioni elettrici che, viste le dimensioni dell’edificio, costerebbero circa 30mila euro.

Le difficoltà

Chi ha avuto problemi analoghi, in case private o in condominio, sa bene quanto queste tipologie di interventi (come pure la rimozione del guano) siano molto costosi. L’esperto ha però prospettato anche sistemi alternativi, il primo dei quali (il Comune sta valutando se sperimentarlo) è quello di chiamare un falconiere. Il perché è presto spiegato: i piccioni hanno una memoria molto marcata e, quindi, l’obiettivo è quello di associare la presenza di animali per loro pericolosi come i falchi a un determinato posto (nel caso specifico a Villa Olmo) scoraggiandoli a ritornare. Inutile pensare a falconieri e falchi finti poiché i test già effettuati da altre parti hanno dimostrato che i piccioni riescono a smascherare la presa in giro. Paurosi sì, ma non di certo stupidi.

L’assessore ai Lavori pubblici Maurizio Ciabattoni commenta quanto sta accadendo in modo scherzoso consapevole del fatto che, in un modo o nell’altro, una soluzione verrà trovata: «Nel cantiere di Villa Olmo tutto procede bene – conferma - ma ora abbiamo un imprevisto: i piccioni sembrano più affezionati al sottotetto di quanto ci aspettassimo. Prima di togliere il ponteggio, dobbiamo convincerli a cambiare residenza. Stiamo studiando il sistema migliore anche perché, pur pensando di avere l’usufrutto del fabbricato, i piccioni non ce l’hanno...».

Lo scenario

Responsabili della sporcizia

Facendo un giro a Villa Olmo ci si accorge in fretta della presenza dei pennuti sul tetto, ma anche nella zona (al sole) del Monumento ai Marinai d’Italia. L’ingresso con portico sul lato sinistra della villa (non ancora oggetto di interventi di sistemazione) viene utilizzato, nella parte superiore, come location alternativa dai piccioni, che si rifugiano nell’intercapedine superiore. La prova? La sporcizia lasciata sulla pavimentazione sottostante. In ogni caso a breve gli uffici decideranno se giocare – come sembra – la carta del falconiere incrociando le dita sul fatto che funzioni anche per una dimora come quella di Villa Olmo che, comprensibilmente, i piccioni faranno più fatica ad abbandonare rispetto a dimore meno eleganti e di pregio.

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