Villa Olmo impacchettata per i restauri

Lavori in corso Il retro della dimora storica completamente avvolto dai ponteggi. Il cantiere va chiuso entro il 2026

Villa Olmo è stata completamente “impacchettata” sulla parte posteriore con ponteggi e teloni gialli da cantiere per i lavori veri e propri di restauro che dovranno tassativamente essere conclusi entro la primavera del 2026 (data vincolante per le opere che beneficiano dei contributi Pnrr per quasi 9 milioni di euro).

L’appalto da 700 giorni è scattato alla fine di agosto dello scorso anno con la firma del contratto a cui sono seguite le fasi di progettazione esecutiva, approvazione e verifiche con la Soprintendenza arrivando quindi ora alla cantierizzazione. Buona parte dei fondi sono legati ai contributi Pnrr che erano stati richiesti a Roma dall’amministrazione Landriscina, mentre quella guidata da Rapinese ha dovuto occuparsi dell’iter burocratico di progettazione fino ad arrivare all’appalto (è stata una corsa contro il tempo poiché le diverse fasi progettuali avevano scadenze ben precise e non rinviabili, pena la perdita dei contributi) e, adesso, ai lavori effettivi. I primi interventi, sul parco e casino nord, erano invece stati avviati con l’amministrazione Lucini.

L’ipotesi iniziale era quella di avviare il cantiere a gennaio, invece la procedura (progetto esecutivo e varie autorizzazioni) è durata più del previsto, ma la data cerchiata di rosso sul calendario è sempre la stessa e, cioè, marzo 2026 quando tutto dovrà essere ultimato.

Tempi e interventi

Il piano di intervento, con Villa Olmo chiusa per tutta la durata dei lavori, ammonta a oltre 5 milioni di euro e include la riqualificazione totale interna dell’edificio settecentesco, ci sono poi poco meno di due milioni per la sistemazione del ristorante (anche in questo caso sono state posizionate le transenne e le recinzioni per l’avvio del cantiere).

Sono attualmente in corso gli altri tre progetti (anche quelli finanziati con altri fondi Pnrr) già iniziati nei mesi scorsi: il restauro della statuaria, del Tempietto nel parco e della fontana centrale (in questo caso ci sono ritardi dovuti al persistere del maltempo che, di fatto, impedisce lavorazioni che devono essere invece fatte all’asciutto) a cui si aggiunge quello sul “casino sud” destinato a diventare bookshop (il cantiere è in fase avanzata). Ci sarà inoltre la parte dei percorsi per disabili e la realizzazione delle vasche acquatiche nella zona dell’orto botanico ricavata dall’altra parte del ponte del Chilometro della conoscenza.

Al lavoro sui cancelli

Nel frattempo chi è stato negli ultimi giorni a Villa Olmo si è accorto che sono stati effettuati interventi di ripristino dei tre cancelli storici del parco: quello verso il lido e il secondo a ridosso della passeggiata Gelpi sono stati smontatati, sabbiati, verniciati e rimessi al loro posto. L’ultimo, quello di fianco al casino sud, è attualmente in fase di sistemazione e verrà ricollocato a breve. Il maltempo ha invece rallentato la messa in sicurezza del grande cedro del Libano (sul retro del parco, l’area attorno è inaccessibile) e dell’olmo verso via Cantoni (anche in questo caso l’aiuola è delimitata da nastri di cantiere per evitare l’accesso).

Per completare la riqualificazione totale del compendio di Villa Olmo manca anche il restauro (conservativo) delle serre storiche che partirà nel giro di qualche settimana e che avrà una durata di poco meno di due anni (530 giorni) per un milione e 250mila euro più Iva.

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