
(Foto di archivio)
L’indagine In carcere per tentata estorsione per poter comprare droga. E spunta un ulteriore episodio a suo carico per degli episodi di stalking
Como
Si è avvalso della facoltà di non rispondere, il giovane di 28 anni residente a Como, arrestato dalla polizia locale e dalle volanti della Questura per un tentativo di estorsione ai danni del padre e della madre e anche di una serie di episodi di stalking. L’arresto era avvenuto in piazza San Rocco, quando il figlio aveva costretto papà e mamma ad andare a prelevare ad un bancomat soldi da consegnargli e che verosimilmente sarebbero serviti per comprare stupefacenti.
I genitori tuttavia, dopo aver visto e incrociato la marcia di una pattuglia della polizia locale, si erano improvvisamente fermati per chiedere aiuto, segnalazione che era arrivata anche alle volanti della polizia.
Il ragazzo, come detto, dopo aver sentito il pm Giulia Ometto, era stato portato in carcere al Bassone dove nelle scorse ore è stato interrogato dal gip Massimo Mercaldo, assistito dall’avvocato Davide Brambilla. Ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, rimanendo dunque in silenzio.
Il giudice, al termine dell’interrogatorio, ha notificato la convalida dell’arresto ma anche la custodia in carcere, accogliendo quella che era stata la richiesta della procura.
Tra le carte dell’indagine sul figlio violento, tra l’altro, è emerso un ulteriore episodio che ha portato alla pesante contestazione – che si è aggiunta allo stalking e alla tentata estorsione – di rapina in danno del padre. Da quanto è stato possibile ricostruire, il 21 marzo il figlio si era introdotto nella casa dei genitori sfondando la porta e si era avventato sul padre, dando vita ad una aggressione che si era conclusa con la rapina del portafoglio e del telefono cellulare. È infine emerso che nella stessa giornata in cui era poi avvenuto l’arresto e in cui aveva costretto i genitori a salire in macchina per andare a prelevare contanti ad uno sportello automatico, il figlio aveva già estorto al padre altri 50 euro nei pressi della stazione ferroviaria di Camerlata. Richieste di soldi continue che erano aumentate proprio nei giorni prima dell’arresto, ovvero dal 21 marzo in avanti.
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