Cronaca / Como città
Lunedì 20 Gennaio 2025
Visitatori e fedeli, il Duomo di Como diviso in tre aree
Anteprima Dall’1 febbraio in vigore il nuovo assetto. Due percorsi per i turisti e una zona per la preghiera
La Cattedrale, dal primo febbraio, si fa in tre. Da quella data, infatti, il Duomo che è di gran lunga il monumento cittadino più visitato (gli ingressi “turistici” superano i 300mila l’anno), entrerà nel circuito cittadino dei punti di interesse e, la parte del transetto, absidi, cupola e altare maggiore, a cui si aggiungono (per piccoli gruppi) i camminamenti sopraelevati che offrono una prospettiva inedita e una vista mozzafiato, saranno accessibili ai possessori di un biglietto integrato che consentirà l’accesso alla Cattedrale e, a scelta, a uno, due o tre musei.
Rimane un percorso più ridotto (fino agli organi) a offerta libera, mentre la parte in fondo, che include battistero, nuovi confessionali e l’altare di Santa Maria delle Grazie, caro ai comaschi, sarà riservata ai fedeli.
Gli incassi
Don Giovanni Illia, responsabile Accoglienza della Cattedrale, in anteprima svela come si è trasformato il Duomo che rimane e rimarrà, prima di tutto, la casa dei fedeli della Diocesi e non solo. Per chi vuole accendere una candela, pregare, confessarsi o partecipare alle liturgie non sono infatti previste limitazioni. «Sono oltre dieci anni – racconta – che stiamo facendo valutazioni su come conciliare gli aspetti dello sviluppo turistico della città, che interessano anche la nostra Cattedrale, con la liturgia. Nel periodo estivo abbiamo punte di 2.500 ingressi giornalieri ed era giusto affrontare anche il discorso della sicurezza. Ora ci siamo». I proventi degli incassi (il 49%, visto che il 51% spetterà al Comune di Como, che si occupa della vendita dei biglietti) saranno interamente investiti nelle manutenzioni ordinarie e straordinarie del Duomo.
L’ultimo restauro importante era stato portato avanti dall’allora vescovo Alessandro Maggiolini e si era concluso per la visita di Papa Giovanni Paolo II nel 1996. Il suo successore, Diego Coletti, si era occupato dell’altare del Crocifisso. Oggi ci sarebbero diversi interventi da fare: la cupola, ad esempio, ha piccole infiltrazioni.
L’ingresso per i turisti (dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 17.30, il sabato dalle 10.45 alle 16.30, festivi dalle 13 alle 16.30) coincide con la porta delle Virtù, da via Maestri Comacini. Da lì, appena entrati, si trova un banchetto con piccoli opuscoli e l’indicazione “offerta libera”. Si prosegue superando l’altare di Sant’Abbondio e la “Pala Raimondi”, detta anche “di San Girolamo” di Bernardino Luini e poi, arrivati al primo organo, si svolta a sinistra attraversando la navata centrale e fino a quella laterale, sotto il secondo grande organo. Si possono vedere lo stendardo di Sant’Abbondio di Morazzone e gli altari della Deposizione e di San Giuseppe prima di uscire verso via Pretorio attraverso la porta della Rana. Già con questo tour “libero” si può avere un’idea della Cattedrale e delle ricchezze che racchiude.
Le novità riguardano la parte più “alta”, verso l’altare maggiore e i tre absidi. Al centro si troverà una persona per il controllo dei biglietti. Da lì si potranno ammirare l’altare dell’Assunta e del Santissimo Sacramento e, sulla sinistra, quello del Crocifisso. E, alzando gli occhi, la cupola progettata da Filippo Juvarra. La novità, per il momento dal lunedì al venerdì tra le 10.30 e le 17.30 (il sabato è in corso di valutazione), è la possibilità per piccoli gruppi accompagnati da una guida di poter salire fino alla seconda balconata. Si accede dalla sacrestia del Capitolo, la porta sulla sinistra dell’altare maggiore.
Don Illia mostra l’armadiatura in legno decorato, due dipinti di Cesare Ligari e la volta affrescata da Antonio Licinio il Giovane, detto il Sachiense da Pordenone, con un ciclo pittorico mariano.
La balconata
Da lì, attraverso una ripida e stretta scala (ci saranno indicazioni poiché la visita non è adatta a tutti) si supera il primo piano e si arriva alla seconda balconata. Sulla destra, da una finestrella, si ha un primo assaggio con la vista area della navata verso la porta della Rana e, raggiunto il centro, lo sguardo si apre sulla maestosità della Cattedrale: le navate, le volte a crociera finemente decorate con oro e azzurri, il rosone centrale e le vetrate. Si vedono l’altare maggiore dall’alto, il transetto e, guardando il cielo, i soffitti dorati. Si prosegue lungo un altro corridoio “in quota” prima di iniziare la discesa attraverso la sacrestia dei Mansionari affrescata sul soffitto dal Morazzone. Si torna così di nuovo nel cuore della Cattedrale.
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