Yacht Club, si muove la Procura federale. E per i corsi di vela chiesto il deferimento di Ge

La bufera Il campione Spata si dimette nel 2021, ma per due anni viene indicato come istruttore. Chiuse le indagini della federazione: «Va sanzionato». Lui: «Niente dolo, forse disattenzione»

Sullo Yacht Club di Como, dopo le polemiche per il cambio di statuto e la rinuncia quasi totale a uno dei principali scopi associativi (l’attività velistica), arriva un nuovo grattacapo. La Procura federale proprio della Federazione Italiana Vela ha chiuso le indagini preliminari a carico dell’associazione e chiesto il deferimento del presidente Giancarlo Ge per aver agito «con condotta non conforme ai principi di lealtà e rettitudine sportiva» e «in spregio alla normativa istituzionale sulla gestione delle scuole vela», e per «aver tenuto una condotta tale da arrecare discredito alla Federazione» stessa.

Il diretto interessato replica: «Abbiamo già nominato una legale e risponderemo. Ma qui non c’è alcun dolo».

La vicenda, per quanto all’apparenza tecnica, ha risvolti sostanziali soprattutto alla luce del fatto che lo Yacht Club occupa uno degli edifici di maggior pregio di proprietà del Comune di Como, a un canone annuo assolutamente vantaggioso (poco più di 30mila euro) e concesso proprio in virtù dell’attività sociale nei confronti della città: quella velistica e quella motoristica.

Da alcuni anni, però, le iniziative che giustificano la permanenza di un immobile pubblico sembrano venute meno, in particolare quelle riguardo la vela. Gli ultimi bilanci hanno ridotto sensibilmente la voce sui corsi e sulle regate. Adesso si inserisce in questo contesto anche l’iniziativa della Procura federale della Fiv.

L’esposto

La vicenda nasce in seguito a un esposto inoltrato da un socio dello stesso Yacht Club, il campione di vela Roberto Spata. Il quale era venuto a conoscenza che il suo nome era stato indicato quale tecnico referente di 8 corsi di scuola vela dello Yacht Club, quando ormai da due anni lo stesso si era dimesso da quel ruolo. Non solo, ma un altro istruttore tesserato in federazione è stato indicato quale «nominativo alternativo» a Spata e pure lui ha denunciato che in occasione di quei corsi vela non aveva lavorato per lo Yacht Club.

Da qui la decisione della Procura federale di aprire un procedimento, chiuso pochi giorni fa con la richiesta di deferimento di Giancarlo Ge (in qualità di presidente). Deferimento che, qualora avvenisse, anche alla luce del nuovo statuto voluto dall’attuale direttivo dell’associazione, costringerebbe il presidente a rinunciare a candidarsi nel futuro.

La replica del presidente

Contattato telefonicamente, Giancarlo Ge spiega: «Ho già predisposto che una avvocatessa segua questa vicenda e confido che, alla fine, non vi sarà alcun procedimento. Roberto Spata non solo è nostro socio, ma è un benemerito». Sul fatto che il nome fosse indicato quale istruttore, nonostante da due anni si fosse dimesso, il presidente dello Yacht Club spiega: «Sono convinto che la cosa si potrà sicuramente sistemare. Non c’è stato alcun comportamento contrario alle norme della Federazione, forse» il non aver cancellato il nominativo dell’istruttore «è stata soltanto una disattenzione».

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