Addio al cantante Arhur Miles: da Zucchero e Tina Turner alla Brianza

Il lutto Il musicista americano era nato nel 1949 e da tempo abitava nel Comasco. Domattina i funerali

Lutto nel mondo della musica per la scomparsa di Arthur Miles, cantante conosciuto in Italia soprattutto per la sua collaborazione con Zucchero, ma che ha lavorato con star diversissime tra loro come possono esserlo Tina Turner e Paolo Conte, senza dimenticare che nelle sue vene scorreva lo stesso sangue jazz dello zio, il grande chitarrista Wes Montgomery. Originario di Indianapolis, dove era nato nel 1949, da tempo abitava nel Comasco, a Orsenigo.

La sua è una carriera lunga e sfaccettata, iniziata giovanissimo, ad appena 14 anni nel locale del padre, “Arthur’s”. In Italia era arrivato quasi quarant’anni fa, per quella che doveva essere una tournée di tre mesi appena, una parentesi che si è trasformata in una seconda casa. Così ha alternato Usa e Italy, Big Joe Turner e Loredana Bertè, Gloria Gaynor e Pierangelo Bertoli, dimostrando un eclettismo assoluto che è esploso grazie a dischi come “Blues”, “Oro, incenso e birra”, “Spirito divino” e “Shake”, dove è stato molto di più che un comprimario per Zucchero, la vera e propria anima “black” dei successi dell’emiliano.

Miles ha scritto e interpretato brani come “Jivetime girl” e “Bring back the Chic” oltre al tormentone estivo “Hey mr. dj”. Recentemente aveva deciso di partecipare alla seconda stagione di “The voice senior” lasciando a bocca aperta il pubblico e i giudici con il classico di Louis Armstrong “(What a) Wonderful world”. La sua ultima esibizione, all’Officina della musica di Como, risale al febbraio scorso. Lascia l’amatissima moglie Christine. I funerali si terranno nella chiesa di San Martino a Orsenigo, domani mattina alle 10.30.

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