Bilacus, compleanno da re: i King’s Singers ospiti a Bellagio

Musica Il coro festeggia domani i 60 anni di attività con un evento speciale: i maestri riconosciuti del genere “a cappella” si esibiranno a San Giovanni

Domani, domenica 22 settembre, alle 21 il coro Bilacus di Bellagio celebra il proprio compleanno ospitando uno straordinario ensemble vocale: direttamente dal Regno Unito, arriveranno i “King’s Singers”, due Grammy Awards in bacheca, maestri riconosciuti del genere “a cappella”.

Quella del lago è la prima delle tre tappe programmate in Italia, l’unica in Lombardia (le altre due sono a Bologna il 24 settembre e a Roma il 14 dicembre), della loro tournée mondiale.

Si esibiranno nella chiesa di San Giovanni (e non nel palazzetto, come invece era accaduto in passato nel caso di altri concerti “eccellenti”) e per l’ingresso è prevista un’offerta minima di 20 euro: occorre prenotare sul sito www.bellagiolakecomo.com.

Repertorio

Gruppo composto da sei voci maschili (anche se a Bellagio ne arriveranno cinque: uno dei componenti, da poco diventato papà, è in “congedo parentale”), i “King’s Singers hanno un repertorio vastissimo, che spazia dalla polifonia sacra a quella profana: gospel certamente, ma anche pop, jazz e folk.

«Avevamo sperato di poter cantare almeno un brano insieme - confida Isidoro Taccagni, da 37 anni direttore del Bilacus - ma nei nostri repertori non siamo riusciti a trovarne uno che potesse andare bene ad entrambi». È ormai una tradizione, per il Bilacus, quella di invitare “mostri sacri” della musica corale per festeggiare le ricorrenze importanti.

«Per il nostro quarantesimo - ricorda Taccagni - erano venuti a Bellagio i Crodaioli di Vicenza (Arzignano, per la precisione, ndr), promotori di una autentica rivoluzione all’interno dei repertori dei canti popolari. Per i cinquant’anni, invece, avevamo ricevuto la visita del coro della Sat, il gruppo che ha praticamente insegnato a noi tutti cori popolari che cosa significa cantare. Per i sessant’anni volevamo ancora qualcosa di più. E quel “qualcosa di più” non potevano che essere i King’s Singers, da sempre ispirazione e faro della vocalità maschile, un punto di riferimento per la ricchezza delle armonizzazioni e la ricercatezza del canto».

Per il Bilacus del presidente Graziano Gandola, il concerto di sabato sarà una sorta di “punto e a capo”: il momento per fare il bilancio delle sei decadi passate e per gettare lo sguardo al futuro prossimo.

«Il nostro gruppo è formato da 25-30 componenti, a seconda del periodo che stiamo vivendo - spiega Taccagni - siamo uniti dalla passione per la musica intesa non tanto come espressione artistica, quanto come occasione di gioia e di condivisione. Nelle nostre fila ci sono persone delle generazioni più diverse. Il più giovane è un ragazzo di 19 anni, mentre i “veterani” di anni ne hanno 86: Pierino Moizzi e Raffaele Gilardoni sono stati tra i fondatori del Bilacus».

Natale

E se i sessant’anni, dopo l’evento di sabato, saranno già quasi in archivio (l’ultimo grande appuntamento sarà il concerto di Natale del 23 dicembre), viene naturale chiedersi che cosa il Bilacus preparerà quando le candeline da spegnere saranno settanta.

«Sinceramente, non ci abbiamo ancora pensato - allarga le braccia Taccagni - dieci anni ancora sono tanti… L’importante sarà arrivare all’appuntamento come piace a noi: cantando».

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