Dalle Alpi alle Ande: emigranti in mostra

Nell’Anno delle radici italiane si celebra il legame tra il Lago di Como e il Sud America. Dal 27 luglio serie di eventi a cura di Sentiero dei Sogni in Val Menaggio e Tremezzina

Un fil rouge unisce i borghi di Bene Lario, Grandola ed Uniti, Menaggio e Tremezzina, in provincia di Como, al Sudamerica e fa memoria della stagione della grande emigrazione. Nell’anno dedicato alle “Radici italiane”, promosso dal Ministero degli Affari Esteri, giunge a compimento il progetto “Dalle Alpi alle Ande”, a cura dell’associazione Sentiero dei Sogni, nato da un ritrovamento, tanto fortuito quanto straordinario. Nel 2004 viene rinvenuta nella soffitta di una casa, a Grona, frazione di Grandola e Uniti, una valigia ricolma di interessanti documenti mai vagliati. «Roberta Scheggia - spiega Pietro Berra, presidente di Sentiero dei Sogni - trova un baule appartenuto al prozio Giuseppe Balbiani, che ai primi del Novecento rientrò dall’Uruguay e fu eletto sindaco di Grona. Racchiude centinaia di lettere, fotografie e documenti di emigranti dalla Val Menaggio verso il Cile, l’Uruguay e l’Argentina, che scrivevano a lui per comunicare con i parenti e sbrigare alcune pratiche in paese».

Pionieri e discendenti: la storia in mostra

Da questo momento in poi si persegue l’obiettivo di raccontare un’epopea di pionieri e di gente partita dal nulla e ha lasciato tracce indelebili, tra due mondi, che emergono come un tesoro sommerso dalla storia dei singoli paesi. Tra il 1861 e il 1915 emigrarono 9 milioni di italiani, di cui 1 milione e 400mila lombardi. Il fenomeno che interessò la Val Menaggio e la Tremezzina ebbe maggiore incidenza nei comuni di Bene Lario e Grandola ed Uniti, ma fu rilevante anche per Menaggio e Tremezzina: tutti hanno ancora alte percentuali di abitanti iscritti all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero), rispetto a quelli in loco. È indubbio il legame degli espatriati con i paesi d’origine e l’apporto dato al loro sviluppo. Non restava che raccontarlo. Così dall’incontro tra alcune volontarie dei borghi suddetti con l’associazione Sentiero dei Sogni, nel 2019, nascono il progetto “Dalle Alpi alle Ande” e il sito omonimo che raccoglie storie, documenti e itinerari sugli emigranti, creato, non a caso, da Mirna Ortiz Lopez, poetessa cilena che si è trasferita a Como. «Da una parte - sottolinea Pietro Berra - c’è l’attenzione su questa storia che è stata mantenuta viva per vent’anni facendone un caso di resilienza. Dall’altra di recente è finalmente maturata una sensibilità su questi temi a livello nazionale tanto che il Ministero degli Esteri ha indetto il bando “Turismo delle radici” al quale abbiamo concorso con i Comuni di Grandola ed Uniti, Bene Lario, Tremezzina e Menaggio, risultati tutti vincitori. C’è stato un salto di qualità con risultati importanti». Uno dei traguardi è la mostra “Dalle Alpi alle Ande - Immagini e documenti della grande emigrazione” che si tiene in più sedi: dal 27 luglio al 25 agosto all’ex Fornace Galli di Grandola e Uniti e nella sala consiliare di Bene Lario (aperta sabato e domenica ore 15-18, visite guidate e degustazione gratuite “L’ora del mate” l’11 e il 25 agosto alle 16); dal 5 ottobre al 3 novembre al Museo del Paesaggio di Tremezzina e al Museo di Africanistica di Menaggio. L’esposizione racconta con foto, lettere, oggetti e una serie di pannelli la storia delle migliaia di emigranti che tra il XIX e l’inizio del XX secolo partirono dalla Val Menaggio e dalla Tremezzina per cercare fortuna in Sud America senza dimenticare i luoghi d’origine.

Segni tangibili nei borghi

«Se si cammina per le vie di Grandola ed Uniti e di Bene Lario, come faremo il 27 luglio - osserva Berra - si vedono accanto alle case i lampioncini caratteristici. Alcuni di essi hanno una targhetta che reca scritto il nome del donatore che dall’altra parte del mondo ha pagato la luce per illuminare le strade del suo paese d’origine». A Bene Lario, Pietro Maldini, detto Petra, classe 1811, primo a emigrare in Cile nel 1836 per evitare la leva austriaca, è ricordato con il ponte sul torrente Civagno, che porta il suo nome, e in un ritratto nella sala consiliare del municipio. L’imprenditore lariano prese moglie, ebbe sei figli e dette vita a una fiorente attività commerciale nel settore dei vetri, dei cristalli e della ceramica a Valparaiso e a Santiago. Pietro Maldini si distinse anche nella creazione di una società di mutuo soccorso e nella raccolta fondi per il paese adottivo e il borgo natale.

Un altro personaggio da romanzo fu Carlo Maldini(1852-1926), che partì da Bene Lario alla volta dell’Uruguay, a 15 anni, orfano di padre. Nei pressi della città di Salto realizzò il villaggio agricolo di Palomas,(quasi cento volte più esteso di quello di Crespi d’Adda) con case per i dipendenti e una scuola. In seguito fu nominato console. Alcuni emigranti lariani esportarono la tradizione dei “mastri vetrai” dalla Val Menaggio al Cile dove è sopravvissuta fino ad oggi. Tra questi c’è Angel Dell’Orto che fondò nel 1875 un’impresa a Valparaiso che è ancora leader del settore in Cile. A Copiapò, vicino al deserto di Atacama, gli emigranti lariani formarono la comunità più numerosa. Nel 2010, quando 33 minatori rimasero intrappolati sotto terra per 70 giorni, contribuì a liberarli il comandante dei vigili del fuoco, Mario Enrique Bordoli Vergara, d’origine tremezzina. Venne poi invitato a Como, insieme al sindaco della sua città, Maglio Cicardini, originario di Grandola, e i due furono premiati nella sede della Famiglia Comasca da Piercesare Bordoli. Non si contano le opere pubbliche realizzate con le rimesse degli emigrati nei paesi dai quali partirono: chiese, asili, scuole. A Bene Lario c’è persino la via Emigrati in Cile.

Il progetto “Dalle Alpi alle Ande” ha portato anche alla riscoperta del musicista cileno Eleodoro Ortiz de Zárate, che nel 1886 venne a stabilirsi a Como. Qui vide la luce il suo terzogenito, Manuel, pittore e amico di Modigliani a Parigi. Eleodoro si trasferì poi nella Svizzera italiana dove trasse ispirazione per la prima opera prodotta in Cile, “La fioraia di Lugano”(1895). Il musicista nel 1892 tornò a vivere a Santiago e nel 1902 compose “Lautaro”, ma le idee sottese non incontrarono il favore dei politici al potere. In seguito un incendio distrusse la sua casa e molti spartiti andarono perduti. La cantante lirica e ricercatrice cilena, Javiera Tapia, di recente ha ricostruito la biografia di Ortiz de Zárate e ciò che resta della sua produzione e il 4 agosto terrà un recital in anteprima mondiale proprio a Bene Lario, con poesie musicate di Gabriela Mistral, prima donna sudamericana premio Nobel per la Letteratura, della quale pure si è scoperto un legame importante con due ex ragazze lariane che erano state sue alunne in Cile.

Tra gli emigrati spiccano anche due missionari: il gesuita Gabriele Malagrida (1689-1761), che da Menaggio andò in Brasile dove la sua fama di evangelizzatore si diffuse e in seguito fu richiamato alla corte di Lisbona dalla regina, ma proprio in Portogallo venne ingiustamente giustiziato per eresia; e il salesiano Alberto Maria De Agostini, fratello del fondatore dell’omonimo Istituto Geografico che ebbe una prima sede a Como. Nel 1910 De Agostini arrivò in Sudamerica e contribuì a dare un volto alla Patagonia con mappe, foto, libri e film.

Gli eventi collaterali: passeggiate, cena e concerti

Per saperne di più su questa epopea affascinante che si è svolta tra il Lario e il Sudamerica, il 27 luglio si terranno, al pomeriggio, a Grona e Bene Lario, la passeggiata condotta da Pietro Berra “Sui passi degli emigranti tra storia e poesia” con la quale si inaugurano le due mostre citate e, alla sera, a Grandola l’“Apericena dei due mondi” e il “Concerto di musica delle radici”. Il 4 agosto alla Chiesa dei Santi Vito e Modesto di Bene Lario è in programma il recital “Ternura / Tenerezza: poesie in musica” con la prima esecuzione al mondo delle ninne nanne di Gabriela Mistral musicate da Ortiz de Zarate. Ecco i link delle attività in programma con iscrizione obbligatoria: per la passeggiata del 27 luglio(gratuita): https://benegronamistral.eventbrite.it, per la serata del il 27 con “Apericena dei due mondi” (quota 20 euro) e “Concerto di Musica delle radici” (gratuito) http://cenaduemondi.eventbrite.it, per il recital del 4 agosto “Ternura / Tenerezza: poesie in musica” (gratuito) https://ternura.eventbrite

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