Cultura e Spettacoli / Como città
Giovedì 27 Giugno 2024
Entusiasmo per la Turandot “maoista”
Lirica Questa sera nell’Arena del Sociale la prima dell’opera partecipata ha aperto la rassegna “Como città della musica” - Scenografia e costumi con chiari riferimenti al regime del leader cinese: un avanzamento della linea temporale
Non è più il “tempo delle favole” per la gelida principessa Turandot. La messinscena di questa sera nell’Arena del Teatro Sociale di Como, per la Prima del Festival Como città della Musica, è lontana dagli scenari esotici immaginifici del primo Novecento, quando Puccini mise in musica, come canto del cigno, questo antico soggetto.
Tratti moderni
La storia di potere, enigmi, sfide, sacrificio e amore ha assunto i tratti più moderni. A partire dai colori - verde militare e rosso- fino ai costumi di foggia militare, si evoca un ferale totalitarismo (chiaro il riferimento al regime maoista). La regista argentina Valentina Carrasco, conservando un pizzico di quello spirito anticonformista che ha a lungo sperimentato con il gruppo della Fura dels Baus, ha infatti voluto spostare in avanti la linea temporale.
Non uno stravolgimento gratuito, come dimostra anche la scelta di proporre la versione più “filologica”, mantenendone la versione originale e incompiuta. La regista e lo scenografo Mauro Tinti, hanno trasformato l’Arena nella corte di Turandot, pensata come una piattaforma centrale connessa alla balconata del Sociale per mezzo di una scenografica scalinata. La scelta ha permesso una forte vicinanza del pubblico ai cantanti e ai coristi del gruppo 200.Com, vera anima dell’opera partecipata.
I coristi che, va ricordato, sono cittadine e cittadini comaschi prestati all’opera, diretti dal maestro Massimo Fiocchi Malaspina hanno sostenuto con entusiasmo il proprio ruolo, sia eseguendo le parti del coro, importanti fin dall’ esordio dello spettacolo, sia svolgendo azioni singole. L’Orchestra 1813 è diretta dal maestro Jacopo Brusa. Ad interpretare Turandot è stata chiamata Hanying Tso, mentre Davide Capitanio era Altoum. Il ruolo di Calaf è stato interpretato da Max Jota.
Repliche
Ci sono anche alcuni vincitori e finalisti delle ultime edizioni del Concorso Internazionale AsLiCo per Giovani Cantanti Lirici, come Baopeng Wang che era Timur, Alessia Merepeza nel ruolo della dolce Liù, Junyeok Park, Ping e Lorenzo Martelli (Pong). Completano il cast Raffaele Feo (Pang) e Francesco La Gattuta (Un Mandarino). Lo spettacolo, seguito da un folto pubblico, andrà in scena ancora sabato e lunedì 1 luglio, sempre alle 21.30. info: www.teatrosocialecomo.it.
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