La Como
che rimane
con Pozzoni
e Guggiari

Nuova presentazione per “Quel che resta di Como” (Carlo Pozzoni Fotoeditore), oggi pomeriggio alle 17.30 nella sede della Famiglia Comasca, in via Bonanomi 5. Le parole di Marco Guggiari e le foto raccolte e scattate da Carlo Pozzoni raccontano dieci realizzazioni che hanno caratterizzato la nostra città dalla fine dell’Ottocento agli anni Sessanta, in contrapposizione all’incapacità successiva di portare a termine grandi opere.

«Il titolo di questo libro è volutamente provocatorio – spiegano gli autori – Come ogni titolo, è una sintesi. Nel nostro caso vorrebbe indicare quanto sia stato fatto a Como in meno di settant’anni, dalla fine dell’Ottocento fino al 1960, e quanto scarso sia stato il seguito, perlomeno in termini di realizzazioni durature, rimaste nel tempo. Ci riferiamo a opere visibili in cui chiunque, comasco o visitatore che sia, si imbatte tuttora». Si tratta della funicolare Como – Brunate, della storica esposizione voltiana, del Palazzo del Carducci, dello stadio Sinigaglia, del Faro e del Tempio Voltiano, l’Hangar, il Monumento ai caduti, la Casa del fascio e la passeggiata Gelpi, che conduce a Villa Olmo.

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