La Crus, ritorno con un grande disco: concerto in Arena aperto dai Tirlindana

Città della musica Al Sociale il gruppo che era nato nel 1993 e si era sciolto nel 2005 - L’album della reunion a sorpresa, “Proteggimi da ciò che voglio”, finalista al Tenco

Sono passati più di trent’anni da quel 1993 in cui Mauro Ermanno Giovanardi, che arrivava dai Carnival of Fools, e Cesare Malfatti, ex Weimar Gesang e Afterhours, assieme a Alessandro Cremonesi, vera e propria “eminenza grigia” (sempre dietro alle quinte, lontano dai clamori), davano vita al progetto La Crus, uno dei più interessanti della scena nostrana, destinato purtroppo, a vita breve, intensa, ma breve, se è vero che, l’ultimo album, “Infinite possibilità”, usciva nel 2005, quasi vent’anni fa.

Le carriere soliste

Dopo la divisione, consensuale, Giovanardi si è ritagliato una bella carriera solistica, pubblicando opere mai banali, neppure quando ha avuto l’opportunità di partecipare al Festival di Sanremo (chiamando i compagni come ospiti). Malfatti, oltre a distinguersi come produttore e a dare vita a un’altra formazione – The Dining Rooms – ha fondato N00rda, Amor Fou e Sem’bro prima di esordire a proprio nome. La reunion è arrivata a sorpresa, con un singolo, “Proteggimi da ciò che voglio”, e un album di inediti che riprende il discorso La Crus dove si era interrotto. Dopo il disco, il tour, che stasera farà tappa all’Arena del Teatro Sociale per il “Festival Como città della musica”. I primi concerti hanno raccolto grandi consensi: «È abbastanza sbalorditivo – racconta Giovanardi – Riceviamo ondate d’amore dal pubblico, così forti e intense che ero stupito, mi sentivo quasi bloccato nei primi pezzi. A Pesaro, a Bologna ho trattenuto le lacrime a fatica, per il tanto affetto. A Milano avrei potuto perfino lasciare il microfono, perché tutti cantavano tutto. Abbiamo omaggiato Gaber con “Illogica allegria” e hanno cantato anche quella».

Una risposta stupefacente, ma non inattesa: «Praticamente ogni giorno, negli ultimi quindici anni, qualcuno mi ha chiesto se ci saremmo mai riuniti. Per farlo ci voleva un progetto forte e questo penso proprio che lo sia». “Proteggimi da ciò che voglio” ha ricevuto il plauso unanime della critica, è stato accolto ottimamente dal pubblico, è stato finalista al Premio Tenco – da dove era partito tutto – e sta regalando nuove soddisfazioni agli autori: «Credo sia uno dei più belli che abbiamo fatto. Dietro c’è tanto lavoro, un anno e mezzo. Io, Cesare e Alex a un certo punto ci siamo arenati e abbiamo chiamato Matteo Cantaluppi. Volevamo un produttore esterno perché prendesse quelle decisioni che noi non riuscivamo a prendere». Un disco che Giovanardi ha definito “polietico”: «Ha tematiche schierate, molto schierate, più di tutto quello che abbiamo fatto in precedenza. Però in punta di penna, canzoni politiche, ma poetiche, “polietiche”, appunto». Ha pronto un suo nuovo album in proprio, ha lavorato su un box antologico e un documentario dedicato ai Carnival of Fools e sta scrivendo un’autobiografia: «È un tuffo nel passato casuale, perché sono tutti progetti indipendenti che si sono sviluppati nello stesso periodo. Però è interessante, per uno come me che ha sempre guardato avanti». Il concerto comasco sarà aperto da una storica band lariana, i Tirlindana. Biglietti disponibili alle casse a 23 euro. In caso di previsto maltempo il concerto si svolgerà all’interno del teatro.

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