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Giovedì 30 Gennaio 2025
La via della pace attraverso l’amore. Il messaggio di “Metamorphosis”
Stasera alle 20.45 all’Astra la proiezione mescola documentario e finzione. Il regista Fasano: «Sullo schermo lo scontro tra religioni in un momento di paura planetaria»
Proiezione straordinaria stasera al Cinema Astra che, proprio ieri, ha inaugurato la balconata che ne aumenta la capienza, proprio in vista di grandi eventi come questo.
Stasera alle 20.45 la sala di viale Giulio Cesare 3 ospiterà una proiezione organizzata in collaborazione con l’associazione Arte&Arte, in connessione alla 33ª edizione di Miniartextil, “L’arte come preghiera”, in corso a San Pietro in Atrio, allo Spazio Natta e nella basilica di San Fedele. Sullo schermo “Metamorphosis”, opera che mescola documentario e finzione, riprese dal vero e animazioni, realizzato dal regista Michele Fasano che sarà presente per accompagnare un lungometraggio che ha ottenuto più di ottanta premi in tutto il mondo.
Tra guerra e pace
«Con questo film – racconta il cineasta – Ho toccato i temi della guerra e della pace, dello scontro tra religioni in un momento di paura planetaria. La lavorazione è iniziata diverso tempo fa, nel 2020, durante il lockdown, ma per il primo spunto occorre andare indietro di almeno quindici anni, quando pensavo di realizzare un documentario. Di quel nucleo originale è, comunque, rimasta traccia nel lavoro finito, ma mi sono reso conto, girando, che lo strumento documentaristico non sarebbe stato sufficientemente efficace per dare risalto alla tesi».
«Dio è amore»
Una tesi semplice, che dovremmo tutti conoscere da tempo, secondo Fasano: «Dio è amore. Un amore trasversale, che abbraccia tutte le religioni, quella ebraica, quella cristiana e quella islamica. Quando diciamo che Dio è uno, dovremmo capire che stiamo affermando che è la devozione che si esprime in tanti modi differenti. Così si disinnesca qualsiasi ordigno bellico», mentre scoppiano conflitti che hanno le differenze religiose alla base.
«Ho iniziato a pensarci quando montava una vera e propria campagna anti Islam – racconta – promossa ad arte per fini politici, toccando la pancia della gente, alimentando la paura per giustificare tutto». Se la lavorazione di “Metamorphosis” è iniziata prima, poi le guerre sono iniziate davvero: «Non nascono certo senza una preparazione, senza far credere alla gente che si tratti di soluzioni “inevitabili” e “giuste”».
Ispirandosi alla favola persiana “La conferenza degli uccelli” del mistico sufi Farid al-Din Attar, il film “narra del viaggio di un stormo di uccelli verso dimora del Re Simourgh, che potrà soddisfare le risposte alle loro domande. I più si perdono per strada, tranne quattro che vivranno l’esperienza di altrettanti personaggi umani: Monika (Albania), Abdurrahman (Turchia), Jihad (Siria) e Susan (Israele). Personaggi molto diversi l’uno dall’altra, ma ognuno vive contemporaneamente in due o più religioni.
Non solo “accanto”, in un atteggiamento di tolleranza, ma “abitandone più di una allo stesso tempo”. Alla fine solo a sei uccelli sarà rivelato il segreto: all’Upupa che li guida; ai quattro che avranno vissuto l’esperienza d’amore di quei personaggi umani, più un sesto, il più improbabile di tutti”. I biglietti, a 7,50 euro, daranno accesso gratuito a Miniartextil a San Pietro in Atrio, fino al 9 febbraio.
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