Palazzo Reale e Arthemisia rendono omaggio a uno
dei più grandi artisti del Novecento, con un percorso di 100 opere eccezionalmente prestate dal Munch Museum di Oslo.
Dopo 40 anni dall’ultima mostra a Milano, Edvard Munch
(Norvegia, 1863 -1944)
viene celebrato con una grande retrospettiva promossa
da Comune di Milano – Cultura
con il patrocinio del Ministero
della Cultura e della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma.
Protagonista indiscusso nella storia dell’arte moderna, Munch è stato uno dei principali artisti simbolisti del XIX secolo
ed è considerato un precursore dell’Espressionismo, oltre
a essere un maestro nell’interpretare le ansie e le aspirazioni
più profonde dell’animo umano.
Questa mostra ruota attorno al “grido interiore” di Munch, al suo saper costruire, attraverso blocchi di colore uniformi
e prospettive discordanti,
lo scenario per condividere
le sue esperienze emotive
e sensoriali: un processo creativo che sintetizza ciò che l’artista ha osservato, quello che ricorda
e quanto ha caricato di emozioni. «Con la mia arte ho cercato
di spiegare a me stesso la vita
e il suo significato,ma anche
di aiutare gli altri a comprendere la propria vita»
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