“Onda calabra” sul palco di Nerolidio, le canzoni di Voltarelli e vino doc

Secondo appuntamento di “Strade Blu”, la rassegna ideata e condotto da Maurizio Pratelli. Il cantautore, pluripremiato al Tenco, torna sul Lario dopo il recente duetto con Van De Sfroos

Il secondo appuntamento della rassegna “Strade blu”, ideata e condotta dal giornalista e scrittore Maurizio Pratelli e ospitata da Nerolidio Planet Music, punta su un cantautore di razza come Peppe Voltarelli, per un evento che, come già successo alla “prima”, quando sul palco di via Sant’Abbondio 7 salirono Fabrizio Coppola e Luca Ghielmetti, sposa alla canzone d’autore la degustazione di vini, altrettanto d’autore. In questo caso quelli di Antonello Canonico, dell’azienda Cretapaglia.

Poesia in musica

In comune musicista e vignaiolo hanno la terra d’origine, quella Calabria che fa da sfondo a tante canzoni e dà sapore alle uve. E “Onda calabra”, che dà il titolo all’evento, è anche uno dei brani più celebri di Voltarelli, fin da quando militava nel Parto delle Nuvole Pesanti. Ha vinto la Targa Tenco per il miglior album in dialetto con “Ultima notte a Malastrana” e quella per l’album “a progetto” grazie a un bellissimo disco con cui riprendeva il repertorio dell’antesignano del folk revival nostrano, Otello Profazio. “Voltarelli canta Profazio” ha inaugurato una nuova collana di Squilibri, “Crinali”, dedicata a opere «dove la poesia si converte in musica e la musica si prolunga nella scrittura per raccontare vicende emblematiche della storia culturale nazionale o anche per offrire uno sguardo nuovo e inusuale sull’orizzonte della nostra quotidianità».

L’ultimo album

Per quella stessa collana era uscito il successivo “Planetario” dove rileggeva autori come Jacques Brel, Bob Dylan, Leo Ferré e Vladimir Vysotskij coinvolgendo talenti internazionali del calibro di Silvio Rodríguez, Joan Manuel Serrat, Amancio Prada, Adriana Varela e Joan Isaac. Risultato? Un’altra Targa Tenco.

L’ultimo album, invece, vede finalmente il ritorno di Voltarelli come cantautore: “La grande corsa verso Lupionòpolis” è un album realizzato autonomamente, sposato a un libretto che ai testi delle canzoni abbina dei racconti. Ma dov’è e cos’è Lupionòpolis? «Nessuno conosce Lupionòpolis. Anche solo per questo motivo si potrebbe cominciare un concerto raccontando di questo luogo e del perché è stato scelto come titolo di una canzone, come titolo di un disco, di un libro e forse di molto altro ancora che al momento non ci è dato conoscere», scrive l’autore introducendo questo nuovo, bellissimo lavoro. È un artista estroso, che fa della performance sulla scena un’arte completa fatta di musica, parole, movimenti e sguardi.

Voltarelli è un personaggio incredibile, di quelli che con in mano un pezzo di carta e un elastico riuscirebbero comunque a dare spettacolo, figuriamoci con una chitarra e una serie di canzoni ironiche, toccanti, intense, mai banali. E c’è anche una liaison comasca, anzi, laghée: tra i grandi estimatori di Voltarelli c’è anche Davide Van De Sfroos che lo ha voluto spesso con sé sul palco. L’ultima volta è recentissima: a Cernobbio, al Lake sound park festival, quando Peppe ha magnetizzato il pubblico con un suo set prima di raggiungere il padrone di casa per un duetto di pura energia. L’appuntamento è per questa sera alle 21. Ingresso a 20 euro. Per informazioni e prenotazioni telefonare allo 031/50.71.28.

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