Parolario “trasloca” a Cernobbio

La rassegna È Villa Bernasconi a ospitare da oggi a lunedì la seconda parte del Festival. Il tema della “Follia!” declinato come creatività e ricerca di nuove fonti di ispirazione

Dopo il successo della tappa comasca, che ha richiamato un pubblico decisamente numeroso sotto la struttura allestita in piazza Perretta, la XXIV edizione del Festival Letterario Parolario riparte, con diversi appuntamenti, nello splendore della cornice liberty del Museo di Villa Bernasconi, in Largo Campanini a Cernobbio.

Il rapporto

Dedicata quest’anno al tema della “Follia!”, per celebrare il centenario della nascita di Franco Basaglia, promotore della riforma psichiatrica in Italia, ispiratore della Legge che da lui prese il nome e, dal 1978, sancì la chiusura dei manicomi, la seconda parte “cernobbiese” si concentrerà sul rapporto tra follia e arte, di cui i visitatori della “casa che parla” hanno già avuto un assaggio, grazie alla mostra “Una stanza per Francisco Goya: il sonno della ragione”, con la curatela dello storico e critico d’arte Luigi Cavadini, che rimarrà aperta fino al 17 giugno.

Il primo appuntamento, impreziosito dalla partecipazione di Tess e dalla collaborazione con Tessabit, è in programma alle 18.30 e avrà come protagonisti tre esperti comaschi, Francina Chiara, storica del tessuto e della moda, Andrea Giordano, giornalista, critico cinematografico e docente universitario e Marina Nelli, consulente delle più prestigiose griffe stilistiche nel settore moda e maggiore specialista italiana di colore.

Durante l’incontro, intitolato “Che pazzia! Mode e follia ieri e oggi”, il pubblico di Parolario avrà la possibilità di intraprendere un viaggio nella storia della moda, dalla fine del Seicento ad oggi, tra sperimentazioni e superamento di norme e limiti, tra “ordine” e “disordine”, tra visioni romantiche e rigore, tra irrazionalità e sostenibilità.

Fuori dagli schemi

Alle ore 21, invece, affiancata dalla giornalista Sara Cerrato, Nicoletta Mongini, responsabile culturale della Fondazione Monte Verità di Ascona, presenterà il libro dal titolo “Monte Verità. Back to Nature”, pubblicato da Edizioni Lindau, nel quale sono contenuti, oltre al suo, i saggi di Luca Scarlini, Chiara Gatti, Sergio Risaliti, Riccardo Bernardini, Giovanni Francesco Tuzzolino e Harald Szeemann, con l’obiettivo di raccontare la nascita e lo sviluppo della comunità che, sorta nel 1900 sul monte Monescia di Ascona, poi ribattezzato “Monte Verità”, riuscì a radunare intorno a sé una nutrita schiera di artisti, filosofi e pensatori. Tra loro, vale la pena ricordare Carl Gustav Jung, Isadora Duncan, Erich Maria Remarque, Kropotkin, Rudolf von Laban, Hugo Ball, Walter Gropius, Jean Arp, Paul Klee ed Erich Fromm, attirati dalla proposta di uno stile di vita allora considerato “fuori dagli schemi”, ma che oggi acquista un’impressionante modernità. Dieta vegana, abbigliamento semplice e comodo, cura del corpo attraverso attività fisica e vita all’aria aperta, consigliati a chi, come Herman Hesse, doveva trascorrere un periodo di convalescenza dopo una malattia, diventarono le basi per lo sviluppo dell’arte e della creatività di coloro che cercavano fonti di ispirazione.

L’incontro è organizzato in collaborazione con Comoassicura. L’ingresso è sempre gratuito fino ad esaurimento posti.

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