“Quello che ho capito di De Andrè”. La musica di ieri per i ragazzi di oggi

Due nuovi appuntamenti per la 19esima edizione di “Dai diamanti non nasce niente”. Stasera alle 21 in scena Federico Dragogna: «Un necessario dialogo tra generazioni»

La diciannovesima edizione di “Dai diamanti non nasce niente” prosegue con i due appuntamenti di oggi e domani alle 21 allo Spazio Gloria di via Varesina 72 a Como.

Stasera ad esibirsi sul palco sarà Federico Dragogna, membro della band I Ministri, che dal 2019 porta in scena - accanto ad altri progetti da solista - “Quello che ho capito di De André”: «Questo spettacolo non è un concerto, anche se della musica c’è, e nel tempo è cambiato perché dalle prime versioni io ho continuato a studiare e sono successe tante cose nel mondo e a me stesso; ciò che resta uguale è la mia voce, insieme alle canzoni - che sono sempre le stesse - che scandiscono la suddivisione in sei “atti”» - racconta il cantautore - . C’è una traccia scritta, ma l’energia del momento mi porta di volta in volta a cambiare e a reagire al momento e alla situazione in cui sono e siamo immersi».

Richiesto

In questi anni “Quello che ho capito di De André” ha viaggiato molto: «Tengo molto al fatto che sia stato richiesto, nonostante io non l’abbia mai proposto per venderlo; ho spaziato tra teatri, club, circoli, incontrando un pubblico molto trasversale. Oltre quello più “mio” - legato ai Ministri o ai progetti come solista - c’è una parte di persone attirate dal titolo e dal fatto che riguardi De Andrè, il quale però non è “calato dall’alto” in un’ottica quasi museale. La platea è dunque molto variegata e questo è piuttosto difficile da vedere, in Italia, ma è importante perché porta anche ad un dialogo tra generazioni, necessario in questo momento storico».

«Attenzione nuova»

«Ho anche notato un’attenzione nuova nella gente, che oggi è più portata ad ascoltare un racconto di un’ora e quaranta anziché un successo pop da tre o quattro minuti. Chiunque faccia un contenuto lungo - come accade anche per i podcast - nota che la fatica non è data dal tempo lungo, ma - anzi - dalla velocità della musica. In questo spettacolo le persone sono attente e in silenzio e, per me che sono un sostenitore della “gente”, come lo era De Andrè - è una bella soddisfazione».

L’approfondimento che Dragogna ha fatto è dichiaratamente “di parte”: «Si tratta di una ricerca che non vuole vivere della sua “aura” e rispetto al quale io “denuncio” fin da subito la mia parzialità. Il punto di partenza è una domanda - “Come mai un grande maestro - riconosciuto più di ogni altro da ogni parte sociale e politica - è allo stesso tempo un personaggio che oggi non andrebbe bene a nessuno per le sue posizioni e le sue battaglie?”». Ad aprire la serata saranno Tommaso Imperiali e Daketo - membri entrambi della band Five Quarters - che si esibiranno in una selezione di brani di Faber e propri, tratti dal nuovo album in uscita.

Biglietti disponibili su www.spaziogloria.com (15 euro intero / 13 euro per i soci Arci - abbonamento alle due serate di oggi e domani a 25 euro, ridotto a 20 per i soci). Informazioni al numero di Whatsapp +39 351 6948307, biglietteria e area bar aperte dalle 20. Domani la serata conclusiva vedrà sul palco l’ensemble di Musicalbox, che riproporrà in versione integrale il capolavoro “Creuza De Ma” oltre a brani tratti dall’album “L’indiano” e “Volume 8”.

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