Tozzi al Sociale: hit e inediti per dare l’addio alle scene

Questa sera passa da Como il “final tour” dell'autore di “Gloria”

La musica di Umberto Tozzi è come un fiume carsico che riappare dove meno te l’aspetti in giro per il mondo: “Claridad” (versione spagnola di “Stella stai” cantata dall’autore) su un microbus mentre vai alla casa museo di Neruda a Valparaíso; “Ti amo” (versione italiana) in una delle scene più iconiche del film francese “Stella”, un “400 colpi” al femminile; “Gloria” (cantata in inglese da Laura Branigan, già corista di Leonard Cohen) in una puntata dei “Chips” (e poi in “Flashdance” di Adrian Lyne e “The wolf of Wall Street” di Scorsese); sempre “Gloria” ha dato il titolo e il nome alla protagonista, nonché la colonna sonora della scena finale, al film omonimo di Sebastián Lelio, cantata in spagnolo da Tozzi nella versione del 2013 e in inglese dalla Branigan nel remake hollywoodiano (“Gloria Bell”) del 2018.

Oggi alle 21 in cantante torinese, che ha venduto 80 milioni di dischi nel mondo ed è tra i più ascoltati della “vecchia guardia” su Spotify (2,8 milioni di streaming mensili, più di Vasco e De André, ma meno dei... Ricchi e Poveri) è atteso al Teatro Sociale di Como per una nuova tappa, promossa da MyNina Spettacoli, di quello che ha annunciato come il suo tour d’addio, “L’ultima notte rosa”, partito dall’Olympia di Parigi e che toccherà quattro continenti. Tozzi ha 72 anni e, per ora, nessun ripensamento sul fatto che quella di stasera sia una delle ultime occasioni per vederlo dal vivo: «È da molto tempo che ci penso, ho passato due anni difficili [a causa di un tumore, nda] e la paura di non poter più salire sul palco è stata una delle cose più gravi che ho vissuto in quel periodo. Fortunatamente, ho superato questo momento e sono contento di essere riuscito a esibirmi nuovamente, lì è nata in me l’idea di concretizzare questo ultimo tour».

Nuovo album

Mentre si gode la «gioia» di poter suonare ancora una volta in «alcuni dei posti più belli del mondo», dopo 50 anni di musica, Tozzi comincia a guardare al dopo: «Spero possano succedere delle cose importanti a livello di impegno mentale, cui magari prima non avevo pensato». «La malattia - aggiunge.- mi ha fatto riscoprire una persona migliore. Non lo so perché succeda, ma è qualcosa di meraviglioso, non bisogna perdere mai la speranza di migliorare».

Nel futuro, comunque, c’è anche un nuovo album «di canzoni inedite dopo dieci anni», sottolinea Tozzi. Un paio (di solito “Vento d’aprile”, dedicata a una bimba morta di leucemia e scritta per sostenere la ricerca, e “Torna a sognare”) le eseguirà anche stasera assieme ai suoi successi, inclusi “Si può dare di più” con cui ha vinto Sanremo nel 1987 con Morandi e Ruggeri e “Gente di mare”, che gli ha fruttato un terzo posto all’Eruovision song contest con Raf. Gli ultimi biglietti per il concerto sono in vendita sul sito del Sociale e su TicketOne.it (per info www.friendsandpartners.it).

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