Un avvocato e un minerale: la spy story di Landi in Fiera

Como Oggi alle 16,30 l’incontro con l’autore nel tendone di piazza Cavour. La seconda, intensa avventura di Dellandito: “Il diciottesimo elemento”

L’avvocato Dellandito torna protagonista di una nuova spy story, che stavolta vede in gioco la supremazia tecnologica garantita alla nazione che avrà il controllo della Stanislav, unica miniera al mondo da cui è possibile estrarre il Tragexicon.

Il rarissimo minerale è infatti indispensabile per costruire l’hardware di un potente computer quantistico con capacità di calcolo potenzialmente illimitate e le principali agenzie di spionaggio del mondo dovranno competere per assicurarsi la gestione del prezioso materiale, strappato alle viscere della terra al prezzo di molto sangue versato.

Scontro

L’autore Tommaso Landi - avvocato comasco già noto per il primo romanzo, “L’ira di Nuba” (Nep edizioni, 2022) e delle opere teatrali, messe in scena con il patrocinio del Piccolo Teatro Studio di Milano, “Il cornicione ovvero sopra” e “Folli con sé stessi” - nel suo nuovo romanzo “Il diciottesimo elemento” racconta la vicenda attraverso lo scontro tra due famiglie rivali, rese nemiche da antiche ruggini, e una escalation di eventi concatenati in cui si troverà nuovamente coinvolto l’avvocato Dellandito.

Oggi alle 16.30 Landi incontrerà il pubblico alla Fiera del libro di Como insieme al giornalista de La Provincia Alessio Brunialti: «Questa è la seconda avventura dell’avvocato Dellandito e, come per il primo romanzo - “l’Ira di Nuba” - l’attualità è sempre la mia principale ispirazione. Ne “Il diciottesimo elemento” tutto nasce da una domanda, “Cosa succederebbe se in un solo luogo sulla terra venisse scoperto un giacimento di un rarissimo minerale il cui utilizzo potrebbe consentire un salto tecnologico in avanti nella creazione e nell’utilizzo di computer quantistici in grado di utilizzare l’intelligenza artificiale? Prevarrebbe il bene comune dell’umanità o l’avidità delle singole nazioni?”».

Il lavoro di ricerca che Landi porta avanti rispetto alle tematiche affrontate è sempre molto ampio e preciso: «Come sempre prima di scrivere un romanzo approfondiscono gli argomenti che intendo trattare per circa un’anno, la stesura poi è molto veloce. Ho letto diversi articoli in materia di tecnologia quantistica, ha seguito molti webinar sull’intelligenza artificiale, ho visto film sull’argomento - dai classici, come “Odissea nello spazio”, sino al più recente “After Yang” - ma soprattutto ho letto di geopolitica; diciamo che lo scoppio del conflitto ucraino mi ha molto colpito. Le ambientazioni, invece, per la maggior parte sono luoghi che conosco e amo come lo splendido lago di Como, la Liguria o la Costa Azzurra».

Trilogia?

Non c’è due senza tre, dice il detto, e così pare che sarà anche per le avventure del protagonista: «Una trilogia era il mio progetto fin dall’inizio. Per il terzo romanzo, però, devo ammettere di non aver ancora trovato la giusta ispirazione; anche se l’attualità bussa spesso alle porte della mia fantasia, mi piacerebbe fosse un prequel, con dialoghi serrati e ironici, che dia a chi ama l’avvocato Dellandito qualche dettaglio in più sulla sua formazione giovanile e magari sull’incontro con la sua amata Anna».

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